Il 19 febbraio, all’età di 85 anni si spegne Karl Lagerfeld, il kaiser della moda, che ha dominato il mondo del fashion per più di settant’anni.
Karl Lagerfeld nasce nel 1933 nella città di Amburgo, con il nome di Karl Otto Lagerfeld. Appartiene a una famiglia benestante: il padre, imprenditore, gestisce la filiale europea di un’azienda americana produttrice di latte condensato. Si trasferisce a Parigi ancora adolescente e qui completa gli studi presso il Lycèe Montaigne, dove impara anche a disegnare. Nel 1955 vince il premio del Segretario Internazionale della Lana nella categoria cappotti, mentre il giovanissimo Yves Saint Laurent si aggiudica la vittoria nella categoria abiti da cocktail. In seguito alla vittoria, Lagerfeld viene subito assunto come assistente, per poi diventare apprendista presso la maison di alta moda Balmain; seguirà un periodo di lavoro come designer presso Jean Patou.
Il successo per lo stilista arriva presto: dopo la morte di Jean Patou, decide di allontanarsi dal mondo dell’alta moda per diventare stilista prêt-à-porter freelance, scelta che viene definita da molti audace se non addirittura avventata. Lagerfeld inizia poi un periodo di lavoro presso Chloè – che nel 1970 diviene una delle case di moda più famose a livello internazionale – e qui la fondatrice, Gaby Aghion, lo aiuta a liberarsi della formazione scolastica per un approccio più libero. Nello stesso periodo inizia a lavorare con la casa di moda romana Fendi, con il quale collaborerà per più di 50 anni; proprio il suo apporto porterà la maison al successo nel settore della pellicceria di lusso. Sarà l’unione lavorativa più duratura nel settore della moda.
Le sfilate di Lagerfeld hanno sempre dimostrato grandissima capacità di guardare al futuro, riuscendo a rendere comprensibile l’alta moda per tutti; lo stilista sosteneva infatti:
La moda è anche un tentativo di rendere visibili alcuni aspetti invisibili della realtà del momento.
Lagerfeld è stato un uomo che è riuscito a guidare la moda, con il suo stile sempre rigoroso e anche un po’ barocco, con instancabile curiosità, passione e tenacia. Ha portato al successo alcune delle case di moda più emblematiche della storia, riuscendo a mantenere sempre la loro identità e aggiungendo solamente un tocco di audacia, freschezza e irriverenza.
Addio Kaiser Karl!