Il Capodanno Cinese, conosciuto anche come Festa di Primavera o capodanno lunare, è la festa tradizionale più importante dell’anno in Cina. Durante questo momento dell’anno le famiglie si riuniscono per il tradizionale “cenone”, fanno offerte alle divinità e agli antenati e puliscono la casa dallo sporco dell’anno passato per fare posto alla felicità e alla buona sorte (fu 福) che arriveranno con il nuovo anno.
Secondo la mitologia cinese, l’origine della festa di primavera viene fatta risalire a un’antica leggenda secondo cui nei tempi antichi vivesse in Cina un mostro di nome Nian (年). Sempre secondo la leggenda, il Nian sarebbe stato solito uscire dalla sua tana una volta ogni dodici mesi per mangiare esseri umani: l’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso.
Per questo motivo, ogni dodici mesi si è soliti festeggiare l’anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d’artificio e con l’uso massiccio del colore rosso. Un’eco di questa leggenda potrebbe essere rimasto nella rituale danza del leone, una tradizione praticata durante le feste nella quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Nian.
Quando si festeggia secondo il calendario cinese?
Il Capodanno cinese non ha una data fissa perché segue il calendario lunare tradizionale e, secondo l’astrologia cinese, ad ogni anno lunare corrisponde un segno zodiacale: il 2019 è l’anno del maiale e viene celebrato martedì 5 febbraio. Il giorno di Capodanno corrisponde al primo giorno del calendario lunario cinese. La data sul calendario Gregoriano è diversa di anno in anno, ma è sempre compresa tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Il periodo di festa dura sedici giorni, dalla vigilia di Capodanno fino alla Festa delle Lanterne.
I giorni più importanti del periodo di festa sono:
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La vigilia di capodanno, lunedì 4 febbraio 2019: la giornata in cui le famiglie si riuniscono. Secondo il calendario tradizionale cinese si chiama 除夕 Chúxī, che in italiano si può tradurre con “sbarazzarsi della sera”;
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Il primo giorno dell’anno, martedì 5 febbraio 2019: è il giorno di Capodanno vero e proprio, durante il quale si fa visita ai parenti e ci si scambiano gli auguri di buon anno. Nel calendario cinese questo giorno si chiama 初一 Chūyī, che significa “primo giorno”;
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La Festa delle Lanterne, martedì 19 febbraio 2019: è l’ultimo giorno del periodo di festa e corrisponde al quindicesimo giorno del primo mese del calendario lunare cinese.
I rituali di buon auspicio del Capodanno cinese
Sono numerose le usanze legate al significato della celebrazione del Capodanno, ovvero la speranza che il nuovo anno porti alla propria famiglia unità, prosperità, buona sorte e salute. Secondo la tradizione, un buon inizio porterà fortuna durante il corso dell’anno: pertanto, vengono eseguiti molti rituali interessanti per assicurarsi prosperità e buona fortuna. Nel giorno della vigilia tutte le luci della casa devono essere accese, per essere sicuri che Cai Shen (il dio della fortuna) veda la casa nell’oscurità della notte e non si dimentichi di distribuire le sue benedizioni. Tutte le strade, le case o i palazzi sono decorati con il colore rosso, simbolo di buon auspicio: la maggior parte delle decorazioni nelle case sono appese la notte della vigilia di Capodanno, mentre i luoghi pubblici iniziano ad essere addobbati già nei giorni e nelle settimane precedenti. Anche durante il cenone si mangiano piatti considerati porta fortuna, come ad esempio il pesce: la parola cinese “pesce” ha un suono simile alla parola “abbondanza”. Secondo la tradizione, mangiare pesce porta denaro e fortuna in abbondanza nell’anno successivo.
Festeggiamenti in Cina e nel mondo
Durante i giorni di vacanza per il Capodanno cinese, nelle città si organizzano molte attività legate alla cultura tradizionale e al folklore. In molte città cinesi si svolgono fiere del tempio dove è possibile ass
In Italia la comunità cinese di Milano organizza eventi e feste come ad esempio la parata di domenica 10 febbraio in via Paolo Sarpi, il cuore della Chinatown milanese.