Il 22 aprile 2016 viene pubblicato il singolo ‘Pronti a Salpare’, scritto e prodotto dal cantautore Edoardo Bennato, e contenuto nell’omonimo album in diffusione già dal 23 ottobre precedente. Il genere del CD è rock e pop rock e contiene al suo interno quattordici tracce. Per quanto riguarda il titolo del brano e della raccolta, l’artista racconta:
«Non parlo solo e tanto dei profughi che cercano di salvarsi dal loro inferno, perché è dall’inferno che stanno scappando, ma di noi. Dobbiamo essere noi, quelli che stanno bene, quelli che hanno responsabilità anche nei confronti di chi sta peggio e di chi ancora deve nascere, che dobbiamo salvarci, che dobbiamo essere pronti a salpare, perché stavolta la situazione è davvero grave.»
Il testo si articola in diverse strofe, non esiste un ritornello vero e proprio. Viene ripetuta numerose volte l’espressione simbolo ‘Pronti a salpare, pronti a salpare’.
<<Via da quei luoghi comuni verso luoghi eccezionali>> All’interno della prima locuzione, i luoghi di partenza sono in contrasto con la località di arrivo, come se fossero in antitesi. I paesi d’origine vengono abbandonati per raggiungere territori nuovi e pieni di aspettativa. Viene descritta una realtà cruda. Un viaggio che sicuramente porterà diverse problematiche, anche con la legislazione del paese ospitante. <<Contro il rischio di condanne, condannati a rischiare>> Le persone, protagoniste del brano, sono costrette ad iniziare questa difficile avventura per l’impossibilità di crearsi una realtà sicura e confortevole nello stato in cui vivono. Coloro che provano a scappare non hanno nemmeno l’opportunità di fornirsi dei documenti falsi. Essi lasciano la loro casa senza documenti e, dunque, senza un’identità. <<Senza falsi documenti come autentici emigranti>>. Ciò avrà delle ripercussioni nel momento del loro arrivo in un paese straniero.
<<Pronti a salpare pronti a salpare>>
<<Niente rotte regolari solo porti alternativi>> Le rotte che verranno percorse non sono né ufficiali, né registrate. Forse, saranno percorse per la prima volta. Purtroppo, nemmeno i barconi sono in regola, ma soprattutto sicuri. Le scelte vengono prese in maniera casuale, con la speranza che possano portarli in luoghi lontani e privi di pericoli. Come già precisato, non essendo un tragitto garantito, controllato e organizzato, non esistono degli orari di arrivo. A volte non sussiste nemmeno la sicurezza di arrivare a destinazione. <<Niente orari per gli arrivi niente luci niente fari>> Oltretutto, non c’è un’assistenza pronta a soccorrere le numerose persone in caso di malesseri, malattie e in casi estremi di una strage. È una partenza piena di speranze, ma con poche certezze.
In questa canzone, il mare gioca un duplice ruolo. È amico delle persone perché dona la speranza necessaria per partire, ma può tramutarsi anche in un male perché, se si scagliasse contro la volontà dei ‘marinai’, porterebbe ad orribili conseguenze. <<Non appena si alza il vento prima che si alzi il mare>>
<<Pronti a salpare, pronti a salpare>>
Le terre ‘sempre verdi’, l’Europa, vengono messe in contrasto con l’Africa: simbolo del deserto, di un posto arido senza vegetazione. La musica rock diventa un sentimento nel brano. La musica è ciò che trasmette emozioni e, per questo motivo, il rock è la musica che sconvolge e che scuote. Essa è un suono adatto per chi sa affrontare perfino le situazioni più difficili. Sicuramente, il rock è uno stato d’animo che appartiene a chi ha il coraggio di partire e salpare per un mare sconosciuto. <<Il rock è un sentimento che appartiene a tutti e appartiene certamente a chi sa navigare in alto mare>>
<<Senza tanti complimenti pagamento in contanti>> Esso è un chiaro riferimento alle pratiche di compravendita dei ‘pass’ che vengono acquistati da intere famiglie per partire verso l’Europa. Il biglietto di un viaggio in mare spesso ha un costo esorbitante e le persone devono aspettare molti anni per recuperare i soldi necessari. Un’ulteriore problematica è il sovraffollamento all’interno delle barche che porta frequentemente l’imbarcazione stessa ad essere troppo piena. Ciò può causare l’affondamento in mare. Parallelamente, le persone muoiono anche per le condizioni di vita sui barconi. Esse vengono, di conseguenza, buttate in acque profonde.
<<E se i tempi son cambiati resta il mondo da cambiare>> La fuga dai paesi d’origine continua da molto tempo. Anche se i tempi cambiano e gli anni passano, questa pratica non da’ segnali di epilogo, proseguono piuttosto i morti. All’interno del testo persiste un’allusione alla fuga di cervelli che sta colpendo i paesi occidentali. O forse una riflessione: ciò che possediamo sembra sempre non bastarci. Il nostro paese, che è meta di moltissimi che scappano da situazioni di guerra o di carestia, sembra per noi cittadini un paese in cui non si hanno possibilità e speranze. Per questo motivo tanti di noi preferiscono partire e cercare un futuro altrove.
L’anno successivo la sua pubblicazione, Pronti a salpare vince la quattordicesima edizione del premio Amnesty International Italia. Esso è un riconoscimento creato nel 2003 da Amnesty International Italia e all’associazione culturale Voci per la Libertà, che premia la canzone che in modo più opportuno tratta dei diritti umani.
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