Vi è mai capitato di abbinare dei dipinti a dei segni zodiacali?
Abbiamo parlato del Cancro in questo articolo. Ora è il turno del Leone. Precisi, pieni di fiducia ed espansivi, i nati dal 23 Luglio al 23 Agosto sono dominati dal sole: i leoni, infatti, nella mitologia sono spesso accostati al sole. I Greci posizionano questo segno nella quinta costellazione dello Zodiaco. L’elemento caratterizzante di questo segno è il fuoco. Il simbolo grafico rappresenta la coda del leone, simbolo di forza e di dominio. Il Leone tende ad avere una forte personalità e cerca spesso di mettersi in una posizione di rilievo: proprio per questo, un dipinto che potrebbe ricordare il Leone, è ‘Pallade Atena’ di Klimt. Nel dipinto, fatto nel 1898, centrale è la raffigurazione del busto frontale della dea. Atena indossa il suo elmo con paranaso e l’armatura a scaglie, entrambi dorati: un colore, quindi, molto importante per il Leone, che ama sfoggiare le sue ricchezze. Come Atena, che nel dipinto regge una lancia con la mano sinistra e una piccola Nike con la mano destra, il Leone è coraggioso, vigoroso, adatto alla carriera militare, ed insofferente verso l’ingiustizia, tanto da avere una reazione paragonabile al ‘’castigo degli dei’’. La dea nel dipinto ha gli occhi fissi sullo spettatore, esprime sicurezza e provocazione: lo stesso sguardo del re della foresta, che manifesta la sua regalità in ogni azione. La cornice del dipinto, disegnata da Klimt, venne realizzata da fratello Georg, le pitture sullo sfondo sono riprese da vasi antichi greci, realizzati a figure nere. Un particolare interessante è costituito dall’armatura a scaglie: al centro è rappresentato il volto della Medusa, ripreso da una metopa, dandoci la possibilità di collegarci così alla mitologia e alle vicende della dea, in modo da delineare altri caratteri del Leone.
Atena, secondo alcune versioni, nacque dalla testa di Zeus, proprio per indicare la saggezza divina e l’impossibilità a sottomettersi a qualcuno: anche il Leone mira ad ottenere posizioni di successo e quando non riesce, ed è costretto a dover obbedire agli altri, diventa arrogante e nevrastenico. Medusa aveva osato competere con la dea in bellezza, sicura della vittoria grazie alla sua chioma: questo affronto fu punito da Atena e la Gorgone fu trasformata in una creatura ripugnante e i suoi capelli sostituiti con un groviglio di serpi. Inoltre, Perseo decapitò la Medusa e ne diede la testa ad Atena che la fisso sulla sua ègida.
Il Leone ama le lodi e i complimenti e proprio per questo non sopporta essere sfidato: ci tiene che la sua forte personalità sia riconosciuta da tutti, così come avviene ad Atena con Medusa ma anche con Aracne, la fanciulla trasformata in ragno. Nonostante ciò, questo segno agisce con il cuore e sa perdonare: si dice che Atena accecò Tiresia dopo che l’aveva sorpresa mentre faceva il bagno nuda. Presa poi da pietà e non potendo rimediare a ciò che aveva fatto, concesse a Tiresia il dono della profezia. Il volto della medusa del dipinto fu deriso dai viennesi che lo ribattezzarono ‘la smorfia’ ma, nonostante ciò, il quadro riscosse molto successo:
“…quanto è bella!… la striscia color oro, tagliando il pallore della carnagione è una soluzione artistica notevole… Klimt… ha creato la sua Pallas chiaramente pensando alla donna tipica della Secessione. O almeno immaginando una dea o demonessa secessionista…“,
in questo modo Ludwing Hevesi descrisse l’opera. Questo dipinto, conservato presso l’Historisches Museum der Stadt a Vienna, rappresenta quindi Atena, la dea di Klimt, che sarebbe stata sicuramente una leonessa.