Dal 17 ottobre al 2 novembre 2018 il Teatro alla Scala di Milano ha ri-ospitato il balletto Histoire de Manon, già andato in scena nel novembre 2015 con grande successo.
Il balletto fu ideato dal coreografo Kenneth Mc Millian per la Royal Opera House di Londra, dove andò in scena per la prima volta il 7 novembre 1974.
La musica è quella dell’opera lirica Manon che Jules Messenet compose nel 1884; la ripresa non è tuttavia integrale, ma ridotta in funzione della maggior brevità del balletto rispetto all’opera.
La vicenda ispiratrice è tratta dal romanzo Histoire du chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut di Abbè Prevost, pubblicato nel 1731 e molto celebre nell’opera lirica, in quanto venne ripreso anche da Giacomo Puccini nel 1893 (Manon Lescaut), da Daniel-Francois-Esprit Auber nel 1856 (Manon Lescaut) e più recentemente da Hans Werner Henze nel 1951 (Boulevard Solitude), oltre che da Messenet.
Parte del successo del balletto inscenato alla Scala è sicuramente dovuto alla presenza dei ballerini etoiles Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, rispettivamente nei panni di Des Grieux e Manon. Ad alternarsi al primo cast con Bolle e Zakharova il secondo cast, anch’esso molto apprezzato dal pubblico, con Natalia Osipova (Manon) e Marco Coviello (Des Grieux).
Il balletto è diviso in tre atti.
La prima scena è ambientata nel cortile di una locanda frequentato da attrici, gentiluomini e altri personaggi dai più facili costumi. Tra di essi vi è lo studente Des Grieux, il facoltoso Monsieur GM, e Lescaut, il fratello di Manon, che si trova lì per incontrare sua sorella che sta per entrare in convento. Da una carrozza scendono Manon e un anziano gentiluomo che appare attratto da lei. L’astuto Lescaut, notando tale attrazione, prende il gentiluomo e lo conduce all’interno della locanda per giungere ad un accomodamento nei riguardi di Manon. Manon, nel frattempo, rimane nel cortile dove incontra Des Grieux. I due si innamorano e decidono di scappare a Parigi servendosi dei soldi che lei ha rubato al gentiluomo. Lescaut e quest’ultimo, raggiunto un accordo, escono dalla locanda e notano che Manon è scomparsa. Monsieur GM dice a Lescaut di essere anch’egli molto interessato a Manon e, dal momento che questi è molto facoltoso, Lescaut gli promette di trovare Manon e di persuaderla ad accettare la mano di GM.
La seconda scena del primo atto è invece ambientata in uno spazio interno, l’alloggio di Des Grieux a Parigi. Qui lo studente sta scrivendo una lettera a suo padre, quando all’improvviso Manon irrompe in scena dichiarando il suo amore per lui. Mentre Des Grieux va ad imbucare la lettera, Lescaut arriva con Monsieur GM, che attira Manon con regali e lusinghe. La giovane cede alle avances di GM cosiccchè quando Des Grieux fa ritorno, Lescaut lo persuade a benedire l’unione di Manon con GM in cambio della promessa di grandi ricchezze.
Il secondo atto è ambientato nella sala da ballo di un sontuoso Hotel. Quando Manon arriva alla festa è chiaramente divisa tra l’attrazione per la ricchezza del proprio compagno e l’amore che prova per Des Grieux, presente alla festa assieme al fratello Lescaut. Des Grieux cerca di persuadere Manon a fuggire con lui ma lei, avidamente, lo convince ad attendere fino a quando egli non sarà riuscito a sottrarre a Monsieur GM un bottino soddisfacente con il gioco delle carte. Sfortunatamente Des Grieux è scoperto a imbrogliare e i due sono così costretti a fuggire.
La seconda scena, nell’alloggio di Des Grieux, vede inizialmente i due giovani dichiararsi ancora una volta il loro reciproco amore, finchè Monsieur GM non irrompe con la polizia e fa arrestare Manon come prostituta; il fratello Lescaut viene invece ucciso nei disordini.
Il terzo atto si trasferisce oltre-oceano, al porto di New Orleans, dove il carceriere della colonia penale attende l’arrivo dei prigionieri dalla Francia. Manon è stata infatti deportata come prostituta e Des Grieux l’ha seguita fingendosi sua marito. Il carceriere, vedendo Manon, se ne invaghisce.
Nella seconda scena del terzo atto il carceriere arresta Manon e la molesta in cella, volendo che lei diventi sua moglie e abbandoni Des Grieux, il quale compare improvvisamente sulla scena pugnalandolo e uccidendolo.
La terza e ultima scena del terzo atto vede Manon e Des Grieux che scappano nelle paludi della Luoisiana. L’amore per Des Grieux è ormai puro e totale, in quanto tutte le ambizioni di ricchezza e splendore di Manon sono crollate. Durante la fuga dai loro inseguitori, tuttavia, Manon crolla al suolo e muore.
La coreografia di Mc Millian con la direzione di Korobov è molto moderna e sensuale. In alcune scene, come la seconda del terzo atto, dove il carceriere molesta Manon, le movenze sono decisamente e sensualmente esplicite nella simulazione di una sorta di violenza.
Osipova nei panni di Manon è stata molto espressiva e ha ben reso la sensualità, l’avidità, la civetteria ed infine la disperazione del personaggio. Anche il giovane Coviello, di soli 21 anni, ha interpretato molto bene il giovane studente innamorato e disposto a tutto per l’amata.
Il balletto di Mc Millian, a differenza dell’opera di Puccini, tende a far prevalere i personaggi maschili di Lescaut, Des Grieux, Monsieur GM o il carceriere a discapito di Manon, che appare come una vittima sballottata da un uomo all’altro. Quella che viene calpestata senza indugio dal fratello è la dignità di Manon, salvaguardata solo dall’innamorato Des Grieux.
La coreografia è superba, meravigliose le partenze dilazionate dei ballerini e delle ballerine, che piroettano con lo stacco di un secondo l’uno dall’altro, provocando piacevole stupore e ammirazione nel pubblico.
Massimamente espressivi i duetti tra Des Grieux e Manon, così sublimi da incantare il pubblico in visibilio.