“ E invece il pubblico si sta abituando al fatto che gli artisti possano avere mille facce senza mai essere falsi, nell’arte come nella vita quotidiana”
Intervista a Noisey
Emiliano Giambelli, vimercatese classe 1989, esce con il proprio quarto album Supereroe (Carosello Records) appena un mese e mezzo dopo la nascita della primogenita Perla Blue. Ritorna a distanza di due anni da Terza Stagione, piaciuto più alla critica che non alle radio, le quali lo avevano maggiormente premiato tra il 2012 e il 2014. Un fumetto e una presentazione cinematografica alla stampa, insieme alla buon successo estivo Rollercoaster, hanno anticipato il progetto. La supervisione artistica è affidata a due vecchie volpi quali Don Joe (ex Club Dogo) e Big Fish (ex Sottotono).
Si poteva pensare una virata, per la seconda volta in carriera, verso il pop. Invece il brianzolo ha deciso coraggiosamente di rimanere nel mezzo, non rinunciando al linguaggio di strada e a quel “grezzume”, come lo chiama lui, con riferimenti poco condivisibili al grande pubblico. Cocaina, Claro e Adios, considerata questa cifra stilistica, sono i migliori risultati.
Non mancano, ciò detto, pezzi altamente candidabili a diventare tormentoni: senza fare nomi, Quella foto di noi due, Supereroe e Come fossimo cowboy hanno un ottimo potenziale.
Un unicom si ritrova in Fuoco e Benzina, a detta di molti primo caso di autore rapper che scrive per un altro rapper alla luce del sole. Si tratta dell’ex Club Dogo Jake La Furia, mostro sacro del rap italiano, ultimamente propenso a sonorità più reggaeton, che confeziona un testo non indimenticabile ma verosimilmente funzionale nel nostro mercato, a un collega che è anche amico.
Gli altri featuring vedono la partecipazione di Capo Plaza, Vegas Jones, Carl Brave, Gemitaiz e Guè Pequeno. Altisonante quanto effimero l’intervento di 6ix9ine (che in curriculum vanta Nicky Minaj e Kanye West) in Dope 2, un pò più sensato PashaPG.
La vera perla nascosta però potrebbe essere il brano di apertura Open Water: a livello di contenuto, un’introduzione antologica di dieci anni di vita e carriera. A livello di forma, due pezzi in uno: prima quasi ballad, poi addirittura in extrabeat con incastri metrici di primissimo livello. Un cambiamento repentino e improvviso che spiazza e sconvolge. Si tratta in fin dei conti di uno spoiler: Supereroe ha due anime e questa apertura è capace di abbracciarle magistralmente entrambe.
L’erba cattiva rappresentò l’esordio col botto, un disco che segnò un prima e un dopo per tutto il genere. In Mercurio si trattò di battere il ferro finché caldo, nel penultimo progetto emerse il rifiuto del sistema senza compromessi e con un alto prezzo da pagare. Qui, finalmente, Emis ha fatto pace con il suo passato, accetta di cambiare idea e propone un lavoro capace di accontentare chiunque. La sua versatilità è fuori dal comune, con pochi rivali: è capace di risultare credibile sia rappando vecchia scuola, sia proponendo canzoni pop, sia, infine, confrontandosi con la nuova ondata trap. La quantità di flow di cui dispone il suo arsenale, dovuta ai suoi inizi nel freestyle, non fa mai annoiare l’ascoltatore. Supereroe lo consolida come uno di quei rapper che ha scritto e sta scrivendo la storia della musica urban italiana, malgrado nelle cuffie dei più giovani non sia così presente.
Tracklist
- Open Water
- Fuoco e Benzina
- Cocaina (Ft. Capo Plaza)
- Donald Trump
- Rollercoaster
- Senza cuore & senza nome (Ft. Carl Brave)
- Claro (Ft. Gemitaiz & Vegas Jones)
- Quella foto di noi due
- Adios (Ft. Guè Pequeno)
- Supereroe
- Dope 2 (Ft. 6ix9ine & PashaPG)
- Come fossimo cowboy