Il suono delle cicale
a nascondere il dolore.
Il giallo del sole
a consolare il sudore.
e il maestrale
tra la fitta coltre di pini
a rischiare l’azzurro;
ma la sola formica,
a insegnarmi l’attesa.
La nera signora par corra senza meta
quando sulla casta pietra bianca del muro campestre non
si accorge dei giorni che restano e non
di quelli passati.
La formica vive mentre attraversa
da ciglio a ciglio
fino alla discesa, ripida e
incessante. Poi la foglia
poi l’erba e la terra
poi il grano
e poi altro chissà.
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