La letteratura è un veicolo di trasmissione della cultura davvero fondamentale: insegna l’empatia, descrive modelli di comportamento ideali e comunica valori in cui credere. I generi dell’infanzia e young adult, dedicati ai bambini e ai giovani, sono della massima importanza proprio perché assumono valore educativo, in quanto sono proposti nell’età in cui si sta ancora formando il modo di pensare di una persona, le sue idee e le sue convinzioni.
Quali ideali hanno trasmesso questi generi negli ultimi anni?
Pensiamo a una saga che ha catturato più di una generazione, ma in particolare quella dei Millennials: quella del mago Harry Potter. Nell’arco dei sette anni in cui frequenta la scuola di magia di Hogwarts, Harry compie un percorso di crescita che lo porta a diventare un uomo leale, premuroso, generoso, dal coraggio straordinario. Non si tratta del coraggio di fronteggiare mostri e creature magiche: si tratta di quella forza che spinge il giovane mago a mettere a rischio persino se stesso pur di aiutare chi ha bisogno, e ad affrontare la morte pur di difendere le persone attorno a lui.
Non a caso, Harry appartiene alla casa di Hogwarts di Grifondoro, di cui incarna la nobiltà d’animo; e se c’è una frase meravigliosa, tra le migliaia di incredibili che delineano la trama dei sette romanzi, si tratta di quella pronunciata dal preside Albus Silente a proposito dei dubbi di Harry sull’appartenenza a Grifondoro:
«Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte.»
Il messaggio che ci arriva da Harry Potter è proprio questo: la possibilità di essere persone migliori è sempre accessibile a chi lo vuole davvero. Lo dimostra Harry, costretto a lottare con la propria nemesi, Voldemort, per estirpare il male che vorrebbe avvolgerlo, ma che non lo corromperà mai.
Un’altra saga di grande successo negli ultimi anni è quella di The Hunger Games. La storia vede un’America divisa in 13 distretti, comandati da Capitol City, sede di un potere dispotico e tiranno. Per punire un tentativo di ribellione del distretto 13, ormai raso al suolo, ogni anno vengono organizzati giochi di sopravvivenza che coinvolgono due ragazzi di ogni distretto: solo uno dei partecipanti ha il diritto di sopravvivere. La protagonista è la giovane Katniss, del distretto 12, che sin dall’inizio mostra il suo immenso coraggio offrendosi di gareggiare al posto della sorella, che era stata sorteggiata. Katniss si comporta nobilmente durante l’orribile prova, uccidendo i nemici solo per autodifesa e per proteggere gli amici. È pronta a sacrificare la propria vita pur di non infrangere i suoi ideali di amicizia, rifiutando di uccidere il suo migliore amico, e fornendo il primo esempio di ribellione alla tirannia di Capitol City. Lealtà, coraggio, lotta alle ingiustizie sono i valori che questa saga insegna a tutti noi.
Riportiamo infine un romanzo nostrano, Bianca come il latte e rossa come il sangue. Il romanzo d’esordio di D’Avenia racconta di Leo, ragazzo di sedici anni innamorato di Beatrice, una coetanea malata di leucemia. Il giovane si reca sempre più spesso in ospedale per donare il sangue e avvicinarsi a Beatrice, e anche quando scopre che lei sta per morire, non abbandona la sua frequentazione. Le sta accanto, la incoraggia, la ama fino alla fine. Pur scoprendo che non si tratta della sua anima gemella, non la abbandona.
Ancora una volta, un libro insegna quanto siano importanti l’amore e l’amicizia per i nostri cari, il rispetto e l’aiuto del prossimo.
Proprio questa è la missione affidata ai libri per bambini e per ragazzi: insegnare la benevolenza, l’accettazione dell’altro, andando oltre a qualsiasi pregiudizio e preconcetto senza fondamento di validità.
J. K. Rowling, Saga di Harry Potter, Salani
S. Collins, The Hunger Games Saga, Mondadori
A. D’Avenia, Bianca come il latte e rossa come il sangue, Einaudi, 2010
Lo Sbuffo