E’ passato anche da Milano il tour Contemporaneamente insieme anche d’estate del cantautore emiliano Dente e del poeta e scrittore torinese Guido Catalano, con la regia di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale. La data è stata il 21 agosto e l’evento, gratuito, si è svolto nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco.
Dente ha dato l’avvio allo spettacolo cantando A me piace lei, uno dei suoi maggiori successi, con il solo accompagnamento della sua chitarra acustica. L’atmosfera era dimessa, soffusa, delicata e l’introduzione data dal suono lieve della voce e della chitarra hanno dettato l’impostazione generale.
Alle canzoni di Dente si alternavano le poesie e gli stacchi comici di Guido Catalano, che col suo piglio ironico interrompeva e dava una sferzata al clima un po’ malinconico generato dalle canzoni d’amore in arrangiamento acustico.
Catalano e Dente non si sono solamente alternati ma hanno anche dialogato. Le tematiche sono state innanzitutto l’amore e la sua sdrammatizzazione, grazie a scherzi e poesie che ironizzavano sui mali dell’amore. Poi, in una gag, Dente ha impersonato ironicamente Gesù, a cui Catalano rivolgeva domande in un gioco dai tempi di recitazione precisi e dove le parole avevano significati ambigui e molteplici. Molto felice la scena in cui il cantante e il poeta hanno conversato a suon di citazioni dei grandi poeti e cantautori italiani, in un vortice di doppi sensi e non sense.
Dente è stato ammirevole suonando e cantando dal vivo, senza bisogno di altri musicisti. Lo strumento principale è stato la chitarra acustica ma, per alcune canzoni come Vivere come me, ha suonato con arte il pianoforte, dimostrando di essere anche un grande musicista, oltre che cantautore. Tutti i maggiori successi sono stati interpretati con disinvoltura tra uno sketch e l’altro, e al pubblico si è mostrato un Dente diverso da come ce lo si potrebbe aspettare dalle sue canzoni: molto autoironico, spigliato e leggero.
Con la sola presenza di questo duo cantante-poeta, lo spettacolo è durato 3 ore e il pubblico è stato coinvolto più volte e in maniera particolare durante il “gioco delle cartoline”. Prima che l’evento iniziasse, infatti, gli spettatori hanno trovato delle cartoline sul cui retro vi era la consegna di scrivere una dichiarazione d’amore per la persona amata e di attendere poi nuove istruzioni. A sorpresa, il gioco consistette nel lanciare in aria la propria cartolina per ricevere quella di uno sconosciuto, anche se, come ha avvertito Catalano, non era vietato osare e consegnare a mano la cartolina ad una persona che avesse fatto colpo su di noi…
Contemporaneamente insieme è uno spettacolo dialettico, sull’amore; è uno spettacolo tenue e pacato, non rumoroso, non aggressivo ma dolcemente piacevole e riflessivo, che dona speranza e un sorriso accennato.