Una giornata perfetta? Svegliarsi la mattina e iniziare la giornata nella fresca radura di Le déjeuner sur l’herbe, fare un giro in barca sulla Senna come nella tela di Renoir, nel pomeriggio gustarsi il sole estivo del campo di grano di Van Gogh e la sera ammirare la luna di una Notte stellata. E invece siamo costretti soltanto a osservarle passivamente da fuori in un museo, attraverso una teca di vetro. Tutte queste opere sono distanti da noi non solo nel tempo, nell’immaginario, nel simbolismo della mente dell’artista, ma anche fisicamente: noi non potremmo mai entrare tra quelle spighe, sentire lo scrosciare dell’acqua che si increspa contro la prua, il vento che soffia.
Questo fin quando il giovane californiano Grant Woolard non ha realizzato un cortometraggio intitolato ”Dreaming in Paint’’. Due minuti in cui, grazie al montaggio e a una buona conoscenza digitale, oltre che artistica, il protagonista viene catapultato nel mondo che abbiamo sempre studiato e sognato passeggiando tranquillamente tra quei luoghi impressi nella memoria di tutti.
Si sveglia la mattina nella celebre stanza dalle pareti senape dell’Olandese, un controcampo ci mostra che si trova in realtà nella cappella sullo sfondo dello Sposalizio della Vergine di Raffaello, il lungo tavolo marmoreo dell’Ultima Cena è in realtà il bancone del Bar delle Folies-Bergère di Manet.
Un viaggio attraverso l’arte grazie a 25 opere, meraviglioso o un incubo alla Urlo di Munch? Si riuscirà a riconoscere tutte le tele? Nonostante questo geniale e breve video, non sarebbe mai comunque possibile riuscire a pieno a entrare nel mondo di coloro che saremo costretti sempre a conoscere solo grazie alle pagine di un libro. Ci provò anche Woody Allen col suo Midnight in Paris, ma ogni volta alla fine è sempre stato tutto un Sogno, come quello di Picasso.
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