Negli anni ’90 con la riunificazione della Germania e l’accordo tra Arafat e Nethanyahu si spera nella pace; tuttavia scoppiano la guerra del Golfo, e di Jugoslavia. L’Italia a sua volta è sconvolta da Mani pulite e gli attentati a Falcone e Borsellino. Si piangono Kurt Cobain, Lady Diana e Freddie Mercury. Esplode il fenomeno delle boy band con Take That, Backstreet Boys e N’SYNC. Le Spice Girl invece incarnano il Girl Power. Esordiscono anche Britney Spears, Christina Aguilera, Jennifer Lopez e gli Oasis. Al cinema si riflette con film come “Philadelphia” e “Schindler’s list”, mentre in altre pellicole, come “Terminator 2” e “Jurassic Park”, la fanno da padrone gli effetti speciali. “Toy story” inaugura la computer grafica nell’animazione e le nuove tecnologie influenzano tutto: nella musica si passa da MTV e il Festivalbar ai video di youtube, gli mp3 e l’Ipod; iIniziano a spopolare i cellulari e internet.
Ma mentre gli anni 90 scorrevano e si guardava al 2000, cosa si leggeva sotto l’ombrellone? Anche la letteratura vede la divisione tra tematiche di impegno e storie di vita. Non mancano poi i fenomeni che dividono critica e pubblico.
Va dove ti porta il cuore
Del secondo gruppo fa parte Va dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro. Il romanzo narra la storia di Olga, il suo problematico rapporto con la figlia Ilaria, e quello più amorevole con la nipote Marta, alla quale la nonna scrive una lunga lettera confessione. Le svela due grandi segreti della sua vita, e i motivi che hanno portato a tali eventi. Sullo sfondo la storia italiana.
Oceano mare
Profonda riflessione sulla personalità si ha anche in Oceano Mare (1993) di Alessandro Baricco. I protagonisti sono infatti alla ricerca di se stessi. Una ricerca in cui decisivi saranno i bambini; quelli che si sono conservati dentro gli adulti sapranno salvarli, indicandogli la luce. Nel primo dei tre libri che compongono il romanzo, La locanda Almayer, i personaggi ci vengono presentati e viene spiegato perché si trovano nella locanda; una locanda che pare essere fuori da spazio e tempo. Nel secondo, Il ventre del mare, si racconta del naufragio dell’Alliance, fregata francese, al largo della Mauritania. Ciò porterà a violenze e imbruttimenti, fino al cannibalismo. Infine ne I canti del ritorno si racconta di come proseguono le vite dei personaggi. Fondamentale è il mare, che per ognuno in maniera diversa è una cura, simbolo di vita, in continuo cambiamento; impossibile da ritrarre o quantificare come vorrebbero fare due dei personaggi.
Sostiene Pereira
Altro protagonista che fa un viaggio per ritrovare se stesso è quello di Sostiene Pereira (1995). Il romanzo di Tabucchi è un’opera di formazione, anche psicologica, una sorta di confessione di Pereira, da cui il titolo, ripresa dal narratore. Pereira è un giornalista tranquillo, per il quale il tempo si è fermato con la morte della moglie, talmente immerso nel suo mondo da non accorgersi di quanto accade in Portogallo, dove sta iniziando la dittatura di Salazar, e nel resto d’Europa. Inizia ad aprire gli occhi dopo aver conosciuto due attivisti: il giovane giornalista Monteiro Rossi e la fidanzata Marta. Così intraprenderà un cammino di consapevolezza e presa di coscienza. Fino a compiere un gesto coraggioso per amore della democrazia.
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Durante gli anni Novanta riscuotono successo anche libri che denunciano la società postmoderna. In Italia Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1995) di Enrico Brizzi, libro apparentemente incentrato sulla vita e i rapporti personali. Tuttavia la storia di Alex, liceale bolognese, è un mezzo per parlare del conformismo borghese: il protagonista coscienzioso e impegnato inizia ad avere comportamenti “anarchici”, conosce Aidi, con la quale instaura un rapporto in bilico tra amicizia e amore e quando Martino, suo amico, si suicida, comprende che tutti devono saltare oltre il cerchio in cui li ha inseriti la società. Si deve abbandonare il conformismo, ci si deve ribellare alle scelte imposte e rivendicare la propria personalità. Il titolo si riferisce proprio a un salto, quello di John Frusciante quando nel 1992 abbandonò improvvisamente i Red Hot Chili Peppers: un salto fuori dal cerchio all’apice della popolarità.
Trainspotting
Un gruppo di giovani si ritrova anche in Trainspotting(1993) di Irvine Welsh. Edito in Italia nel 1996, il romanzo più famoso dello scrittore scozzese, racconta però di un gruppo più “perso”, di ragazzi che, a Edinburgo e dintorni, vivono dediti a sesso,droga e alcool. Tentano di riscattarsi, ma sono persi in un moderno inferno creato dalle sostanze stupefacenti. Il tutto è raccontato con un realismo totale; il romanzo è infatti volgare, sboccato e l’umorismo permea anche i temi più crudi e neri.
Io speriamo che me la cavo
Denuncia sociale con un umorismo più scanzonato si ha invece in Io speriamo che me la cavo (1990). Il romanzo di Marcello Dell’Orta offre infatti un quadro del disagio socio-economico del sud Italia; il tutto è però raccontato innocentemente da bambini testimoni degli atti camorristici, così come degli effetti del disagio. Le storie dei bambini sono temi, che l’autore, maestro elementare ad Arzano, ha raccolto nel libro. Dando vita però a un romanzo con tratti di speranza, in cui spiccano anche cittadini coraggiosi, i quali continuano a vivere onestamente e dignitosamente, evitando il richiamo della camorra e la promessa di soldi facili.
Fight Club
Non vi è invece speranza in Fight Club (1996) di Chuck Palhaniuk; il cambiamento attuatosi è infatti irreversibile. Fautore ne è un impiegato anonimo che matura un disagio verso il consumismo e il culto del maschio. Combattendo questo disagio diventa insonne, finché trova un guru in Tyler Durden, un fabbricante di saponette, che predica la distruzione della civiltà. I due guidando l’intera classe media e impiegatizia americana fondano un circolo di lotta clandestino. Un fenomeno innocuo, fin quando Tyler decide di distruggere la società contemporanea facendo affidamento ai membri del “Fight Club”. Il protagonista è disorientato fino a quando scopre l’amara verità sull’identità di Tyler.
Underworld
Attacco alla società postmoderna si ha anche in Underworld (1996). Don De Lillo propone però un’atmosfera meno cupa e violenta. Il punto di partenza è un avvenimento reale: il 3 ottobre 1951, un memorabile fuoricampo durante una storica partita di baseball. De Lillo immagina che la pallina venga presa da un ragazzino di colore entrato di nascosto; verrà venduta dal padre, e cambiando proprietario diventerà un filo rosso per narrare l’America dalla Guerra Fredda fino agli anni Novanta, toccando vari temi postmoderni. Dal complotto e dietrologie della guerra fredda, alle ossessioni create dai media, fino al consumismo. Tema chiave è poi quello della spazzatura, che simboleggerebbe in ultima analisi i residui del mondo postmoderno.
Gli ultimi due decenni del secolo scorso hanno però visto anche il successo di libri più leggeri, in cui comunque non mancano riflessioni sulla vita e se stessi. Magari illustrate attraverso storie d’amore.
I ponti di Madison County
Come quello non vissuto fino in fondo ne I ponti di Madison County (1992) di Robert James Waller. Francesca ha un matrimonio tranquillo con Richard, fuori città con i figli quando incontra Robert. Il fotografo si trova nella zona per fotografare dei ponti coperti, e tra i due nasce un amore passionato. Dopo vari riflessioni espresse in monologhi interiori i due si separano: Francesca non vuole abbandonare i figli che ama e il marito che rispetta. Così conserverà il segreto, riportandolo solo nei diari, letti dai figli alla sua morte cosicché possano conoscere la vera essenza della madre.
L’uomo che sussurrava ai cavalli
Riscoperta, ma di se stessa, è quella narrata in L’uomo che sussurrava ai cavalli (1995) di Nicholas Sparks. Il prolifico autore ci racconta la storia di una donna che, nel tentativo di aiutare la figlia, aiuterà anche se stessa. Grace ha un incidente a cavallo; sia lei che l’animale sono feriti fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Anne decide così di portare il cavallo dal sussurratore Tom, capace di comprendere i cavalli e ammansirli. Il viaggio verso il Montana lascia il passo a quello di Anne, la quale farà i conti con le proprie paure e sensi di colpa grazie al rapporto recuperato con Grace, e all’amore che nasce con Tom. Sembra essere una classica storia americana dal lieto fine scontato; invece non sarà così e alla fine del libro ci si pongono domande su felicità e sofferenza.
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Un caso a parte è poi il successo di Storia di una gabbianella e il gatto che le insegnò a volare (1996). Il romanzo di Sepulveda è una favola per bambini sui valori universali dell’aiutare il prossimo e lavorare in squadra. Il libro però, è apprezzato anche dagli adulti, e ben presto diventa un successo letterario, facendo riscoprire l’autore.
Amabili resti
I sentimenti la fanno da padrone anche in Amabili Resti (2002), uno dei best seller del nuovo secolo. Alice Sebold ci racconta infatti di una ragazzina rapita, stuprata e uccisa. Tuttavia lo fa concentrandosi sulle emozioni dei personaggi; in particolare di Susie, tanto da viva quanto da morta, dei familiari e amici, che la ragazzina tenterà di guidare. Una storia violenta e delicata, che tenta di aiutare il lettore a riconciliarsi con il dolore che ci circonda.
Il cacciatore di aquiloni
Con il nuovo millennio le tematiche importanti non vengono abbandonate, come dimostra il successo planetario de Il cacciatore di aquiloni (2003). Un romanzo sull’amicizia, il senso di colpa e il riscatto. Khaled Hosseini tratta questi argomenti, narrando con grande maestria e poesia di violenze inenarrabili. Racconta però anche una speranza nel genere umano e nel futuro.
Harry Potter
Altro grande fenomeno del nuovo millennio è la riscoperta del fantasy. Principale successo del genere è la saga di Harry Potter. Nata dall’idea di una fiaba che J.K. Rowling raccontava ai figli, la storia del maghetto supera il pubblico a cui è destinata, diventando cult anche tra gli adulti. Un apprezzamento che trova concorde anche la critica.
Il signore degli anelli
Sempre nell’ambito fantasy vi è la riscoperta di un’altra saga, quella de Il Signore degli anelli. Dopo circa mezzo secolo dalla pubblicazione (1954) il romanzo di J.R.Tolkien torna alla ribalta, soprattutto grazie alla trasposizione cinematografica di Peter Jackson.
Twilight
Prodotto letterario del nuovo millennio è invece Twilight, serie creata da Stephanie Meyer sull’amore tra il vampiro Edward e Bella. Un caso letterario controverso, un best seller apprezzato soprattutto da ragazzine e giovani. Tuttavia il pubblico non è unanime: non solo la critica, ma anche molti lettori ne mettono in dubbio l’effettiva valenza letteraria. Sono state inoltre notate somiglianze tra i romanzi della serie e altri libri sui vampiri, e l’autrice è stata accusata di plagio da Jordan Scott autore di The Nocturne.
I gialli di Camilleri
Vi è poi una serie di libri la cui produzione è iniziata negli anni Novanta, ma continua tutt’oggi. Libri il cui successo, anche grazie alle serie TV, continuano senza sosta. Un successo tutto italiano, ad esempio, è costituito dai romanzi di Camilleri, sia quelli con protagonista il commissario Montalbano che non. Da La stagione della caccia (1992) a Il metodo Catalanotti (2018), Camilleri ha saputo creare gialli originali totalmente immersi nell’ambiente in cui si svolgono. Un successo che ha varcato i confini nazionali, arrivando ad essere tradotto in inglese, tedesco, spagnolo e francese.
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