L’estate è sempre un buon momento per riprendere i libri in mano. Qui vi proponiamo una booklist ad hoc per tutti coloro che trascorreranno i mesi estivi tra le montagne, per prepararsi e riconnettersi con la maestosità e la spiritualità di questi paesaggi.
Le otto montagne di Paolo Cognetti
L’anno scorso il premio Strega è stato assegnato a Paolo Cognetti per questo volume che, già nel titolo, ci trasporta tra le vette. In questo caso le montagne sono le Alpi che diventano parte integrante del romanzo. Cognetti ha trattato molto anche la tematica della metropoli, focalizzandosi in molti suoi libri su New York e nonostante la montagna e una città enorme come quella statunitense possano sembrare ambienti così diversi offrono a chi li vive una condizione esistenziale simile: la solitudine.
Le cronache di Narnia di C.S. Lewis
L’estate è un ottimo periodo per approcciarsi al fantasy, che, come genere, produce spesso dei libri decisamente corposi. Quindi, quale momento migliore delle lunghe giornate estive? Le cronache di Narnia è un must e il primo volume (quello da cui viene tratto il primo film) presenta molti scenari gelidi e montani.
Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin
Altro fantasy e quale scelta migliore se non quella dei libri da cui è tratta la serie TV Game of Thrones? Le Cronache del ghiaccio e del fuoco sono in parte ambientate nel Grande Nord e oltre la Barriera, luoghi che riconnettono con l’ambiente montano e con il motto di casa Stark: Winter is coming!
Il richiamo della foresta di Jack London
Un libro stupendo e, forse, uno di quelli che più entra nel selvaggio della montagna. Leggetelo per poter correre in libertà nelle foreste e nelle praterie insieme al cane Buck. Proprio insieme a lui, perché London, in questo straordinario romanzo, adotta una tecnica di focalizzazione particolare ma affascinante: quella interna ad un animale.
Un libro a scelta di Reinhold Messner
Lo scalatore altoatesino ha scritto diversi libri sulle sue esperienze tra le vette più alte del mondo e sono sicuramente dei reportage interessanti per gli amanti della montagna perché permettono di vivere, anche solo leggendole, le avventure di uno scalatore che ha sfidato vette come l’Everest in solitaria. Tra i suoi libri, alcuni che vi consigliamo sono: La montagna nuda. Il Nanga Parbat, mio fratello, la morte e la solitudine, Sopravvissuto. I miei 14 ottomila, Il mio grande anno himalayano, Everest.
K2. La verità di Walter Bonatti
Un altro grande scalatore italiano è stato Walter Bonatti, più anziano di Messner, che sfidò una vetta dell’Himalaya nel 1954 in una spedizione capitanata da Ardito Desio. L’impresa fu estrema ma riuscì e fu accolta in patria con così tanto entusiasmo che il K2 venne rinominato “la vetta degli italiani”.