È arrivata l’estate: con fatica e malcelata pigrizia arranchiamo durante gli ultimi giorni precedenti le tanto agognate vacanze. I destini accomunano sia i lavoratori che gli studenti: il desiderio è unico, quello di riposo e di frescura. Ma la soluzione al caldo non è soltanto una bibita ghiacciata, una fuga sui sentieri di montagna o sul bordo piscina con le gambe inzuppate nell’acqua. Anche la mente ha bisogno di rinfrescarsi, per riprendersi dai lunghi mesi lavorativi, pieni di stress e concentrazione. Dunque, ecco qua il rimedio: cinque libri freschi come le onde del mare… o quasi.
1. ILDEFONSO FALCONES – LA CATTEDRALE DEL MARE
Catalogna, XIV secolo. Un giovane servo della gleba fugge dalla schiavitù assieme al padre e lentamente attua una vera e propria ascesa sociale. Il perno che tiene coesa la trama è la costruzione della basilica di Santa Marìa del Mar, a Barcellona. La vita del protagonista vi ruota attorno nella misura in cui inizialmente partecipa alla sua costruzione trasportando le pietre per le fondamenta, e infine finanzia i lavori in qualità di ricco banchiere. Un romanzo leggero e tuttavia avvincente, dalle marcate coloriture storiche e pittoresche, senza farsi mancare intriganti colpi di scena a tinte gotiche.
2. MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN – I MARI DEL SUD
Troppi pochi lettori conoscono le vere origini del personaggio del commissario Salvo Montalbano, di Andrea Camilleri, il quale deve il suo altisonante nome alla volontà di rendere omaggio a uno dei più importanti scrittori spagnoli del Novecento e alla sua serie di romanzi gialli, con protagonista un personaggio emblematico come Pepe Carvalho. Pepe è un ex agente della Cia, antifranchista e profondamente disilluso, che si muove in una Spagna appena liberatasi dalla dittatura. In qualità di detective privato può attraversare tutti gli strati sociali della sua città, Barcellona, ed evitare di condannare troppo severamente i colpevoli dei delitti sui quali indaga. Ama la buona cucina, poiché è l’unica arte che possa trovare una concretizzazione pratica. Deluso dalla letteratura, sceglie periodicamente un volume dalla sua fornitissima libreria per bruciarlo. In questo frangente si ritroverà coinvolto in uno strano omicidio, il cui mistero giace sotto un enigma letterario che fa riferimento a un luogo lontano e simbolico, al tempo stesso profondamente idealizzato e, in quanto tale, irraggiungibile: i mari del Sud, giustappunto.
3. STEFANO BENNI – IL BAR SOTTO IL MARE
Filo conduttore di questi racconti è il fatto di essere narrati da un folto gruppo di personaggi, fortemente eterogeneo, riuniti, appunto, in un bar sotto il mare. Iconica la copertina, che li rappresenta tutti quanti nella loro disposizione originale. Il ritmo, di sapore vagamente decameroniano, si fa ora franto ora impetuoso, con l’alternarsi continuo di diversi registri linguistici e stilistici. Una boccata d’aria fresca, che vi farà ridere a crepapelle in certe occasioni, mentre in altre vi lascerà un fondo di amaro in bocca. Niente di irreparabile, però. Girata la pagina, la musica va avanti, e così la vita.
4. ANDREA CAMILLERI – LA FORMA DELL’ACQUA
Avendo citato poc’anzi il suo illustre predecessore, non si poteva non tirare in mezzo anche il suo figlioccio letterario, appunto il commissario Montalbano. È il primo romanzo della serie di gialli che lo vede come protagonista, e l’impressione che lascia è molto differente rispetto quella dei romanzi più tardi. Qui Salvo è giovane, sfacciato e irridente, non si preoccupa di calpestare i piedi a chicchessia e di usare le maniere forti per arrivare a scoprire la verità. Il linguaggio è ancora poco «sicilianeggiante», tuttavia l’aroma che sprigiona contiene l’intera isola: le pietre bianche e levigate delle strade di Vigàta e i vecchi pescatori che si levano all’alba, l’impronta teatrale che permea siparietti tragici e comici, l’odore delle triglie e della pasta ‘ncasciata cucinata dalla fervida Adelina e, infine, l’acqua del mare che è priva di forma e, proprio per questo, può essere manipolata dalle mani dei colpevoli per seppellire la verità e scamparla impunemente. Un romanzo scorrevole e divertente, intrigante e denso di colpi di scena, del miglior Camilleri.
5. MICHEL FABER – IL PETALO CREMISI E IL BIANCO
Per concludere, un romanzo che con l’acqua ha poco a che fare e che, stando alla mole, sembrerebbe tutt’altro che rinfrescante. Carissime lettrici e carissimi lettori, niente di più lontano dal vero. Faber ci porta nell’Inghilterra vittoriana, e per farlo adotta un sguardo tipicamente postmodernista, ma senza indulgere in uno stile cervellotico e fine a se stesso o eccessivamente astratto. Semplicemente, punta su un attivo coinvolgimento del lettore rivolgendoglisi in prima persona e trascinandolo con sé nel suo viaggio, che dai sobborghi più squallidi di Londra culmina nelle ricche ville aristocratiche. Una sfilata di personaggi ben definiti e spaventosamente credibili, scolpiti e levigati soprattutto a livello psicologico; tra di loro spicca Sugar, la giovane prostituta protagonista della storia, che si libera dei propri fantasmi scrivendo storie orribili, in cui tutti gli uomini che l’hanno ferita e umiliata si ritrovano a subire i peggiori supplizi fisici e psicologici. Attraverso la catarsi della scrittura, Sugar si libera dei suoi fantasmi e riesce a utilizzare le situazioni più critiche a proprio vantaggio. Questo romanzo, piacevole e allo stesso tempo profondamente intenso, vi terrà incollati alle sue pagine sino alla fine, giungendo addirittura a liberarvi da voi medesimi.
In fondo, è proprio questo che chiediamo alla letteratura, non è così?
FONTI
Tutti i libri citati.