Casey Baugh e l’arte del raccontare

Casey Baugh, giovane artista emergente, è di recente finito sulle copertine di Fine Arte Connoiseur Magazine. La rivista americana ha scelto un volto di Baugh per il numero di giugno 2018, un volto che comunica e seduce: è il volto che invita lo spettatore a scoprire la sua arte.

Una giovane dalle labbra socchiuse, con lo sguardo fisso verso lo spettatore è colta nel momento di un gesto spontaneo: si porta la mano al viso, appoggiandola sul naso e muove le dita. È un gesto così naturale e semplice che carica la scena di sensualità. Forse era intenzionata a spostare un ciuffo di capelli finitole negli occhi, senza spostare il proprio sguardo: lo mantiene con fermezza, sfidando il suo osservatore. Un attimo così fugace e futile che Baugh cattura proprio per raccontare la storia di questo volto un po’ sbavato, privo di nitidezza, che si dissolve ai margini della tela.

Da come si può evincere dall’osservazione di questa sola quanto significativa tela, lo stile artistico di Baugh può essere descritto come realismo impressionistico narrativo.

Chi è Casey Baugh? Talentuoso artista che vive e lavora a New York, specializzato in pittura ad olio e carboncino, Baugh ha iniziato a dipingere all’età di 13 anni e ha iniziato a vendere professionalmente all’età di 17. Quando aveva solo 21 anni, Baugh ha poi iniziato a esporre in gallerie e dopo quattro anni di studio con l’artista Richard Schmid, ha tenuto la sua prima mostra personale a 25 anni. Ha fatto diverse comparse televisive ed è apparso sulle copertine di molte pubblicazioni, tra cui “American Artist ‘s Magazine” e “American Art Collector”.

L’arte di Baugh si è evoluta nel tempo diventando sempre più narrativa. Seppur continui a mantenere le figure come soggetto principale, l’obiettivo dell’artista è raccontare più storie.

Mescolando il realismo sublime con i tratti moderni, le opere di Casey offrono un’esperienza visiva unica.

I suoi quadri visti da lontano, sono piuttosto realisti, così dettagliati da poter essere apprezzati come opere tradizionali o classiche. Ma quando ci si avvicina, si scoprono sfumature tattili, spruzzi anche, strati di vernice gocciolante, e bellissimi bordi  – sia marcati che morbidi – aerografati.

Le abilità di disegno di Baugh (derivanti da una formazione classica) sono nitide, quindi la figura, o una singola mano, è rappresentata con una combinazione di contorni fini e giochi di luci ed ombre per far emergere la forma, e spesso viene aggiunto un morbido spruzzo aerografato per aiutare a creare più suggestione. Le sue “sbavature” intenzionali creano movimento e la pennellata più spessa, oppure più sottile, aggiunge profondità alle opere per renderle piacevoli su molti livelli. Si tratta di una combinazione vincente, grazie alla quale Baugh unisce uno stile realista chiaramente classico ad un tocco moderno.

Baugh è inoltre stimato per i ritratti che vantano la fusione di realismo e astrazione e anche molto apprezzato per la sua serie di dipinti e disegni a carboncino specialmente quelli realizzati su grande scala nei quali l’artista celebra la forma femminile nella natura e mostra sia l’espansività delle posizioni che l’intimità della figura.

Dipingere su grande scala è diventato per lui simbolo di maggior espressione e libertà. Tale esigenza è stata presa in considerazione dal presidente e curatore della galleria Arcadia Contemporary, Steve Diamant, che ha preso in affitto un grande spazio espositivo (quello di Noh/Wave nel centro di Los Angeles) per organizzare la mostra di questo artista tenutasi il 20 maggio 2017 nella quale gli spettatori hanno potuto godere appieno delle grandi opere.

In merito Baugh ha aggiunto:

Ho sentito veramente che le dimensioni più grandi dei lavori mi hanno permesso di essere più libero nell’uso della pittura e ho potuto sperimentare maggiormente con gli strati di vernice, creando volume e trame interessanti. È stato fantastico essere in grado di essere così libero ed espressivo su questa scala. Mi ha fatto particolarmente piacere vedere amici e collezionisti che osservavano da lontano e da vicino i dipinti, in modo da poterli sperimentare nello stesso modo in cui li avevo creati”.

Baugh ha ispirato molti altri giovani artisti e per questo ha deciso di creare dei workshop che spiegano come emulare i suoi effetti.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.