Hai voluto la bicicletta? Adesso pedali (e noi ti paghiamo)

Terra di tulipani e mulini a vento, l’Olanda annovera tra le sue peculiarità l’uso della bicicletta. Tutte le città olandesi presentano infatti una rete complessa di percorsi e piste ciclabili, tanto che persino i più anziani e bambini sono soliti usare le biciclette come mezzo di trasporto preferito. Più di un quarto del paese, infatti, usa abitudinariamente questo veicolo.  

All’inizio del ventesimo secolo, il numero di bici superava di gran lunga quello delle automobili e la bicicletta veniva considerata come un mezzo per spostarsi rispettabile sia per gli uomini sia per le donne; tuttavia con il boom economico del dopo-guerra, sempre più persone potevano permettersi di acquistare le macchine e, di conseguenza, i quartieri erano stati stravolti a livello di urbanistica per far spazio al traffico motorizzato. Amsterdam, la capitale, è stata coinvolta più di altre città nello scontro bicicletta-automobile, poiché durante gli anni ’70 era divenuta palcoscenico di una sorta di rivolta interna causata dal numero di morti per incidenti – circa 3.300 vittime nel 1971, 400 delle quali erano bambini. Così era nata Stop de Kindermoord, letteralmente “Fermate l’omicidio del bambino”, una protesta guidata da diversi gruppi di attivisti e che aveva trovato nel First Only Real Dutch Cyclists’ Union l’alleato perfetto. I due gruppi erano riusciti a dimostrare al governo i vantaggi delle biciclette e, grazie inoltre alla crisi del petrolio del 1973 che ha portato il governo stesso a favorirlo, questo mezzo di trasporto a due ruote ha nel corso degli anni riconquistato un ruolo da protagonista, rendendo l’Olanda ancora più caratteristica nell’immaginario comune.

Ora il governo olandese sta pensando a un’altra manovra per elevare la bicicletta a veicolo per eccellenza d’Olanda con una proposta sicuramente allettante: si sta valutando infatti l’ipotesi di pagare i lavoratori che decidono di rinunciare all’auto a favore delle bici. Questo apporterebbe diversi benefici, perché permetterebbe di decongestionare ulteriormente il traffico sulle strade favorendo l’attività fisica dei cittadini e aiutando a diminuire l’inquinamento. Per ogni chilometro percorso verso il luogo di lavoro, dunque, i B-Riders riceverebbero 19 centesimi, senza contare gli incentivi per l’acquisto di biciclette che diventerebbero alla portata di tutti. Secondo la Ministra delle Infrastrutture Stientje van Veldhoven, questa proposta beneficerebbe in particolar modo, da una parte, gli impiegati, in quanto permetterebbe loro di essere più in forma e in salute evitando così troppe assenze per malattia e, dall’altra, le aziende, consentendo loro di risparmiare sui costi di parcheggio.


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