La storia del cinema è costellata di registi capaci di realizzare pellicole stupefacenti, non solo per le abilità spettacolarizzanti offerte dalla settima arte, ma soprattutto per l’intensità delle storie narrate. Dietro storie così coinvolgenti, tuttavia, spesso si nascondono opere ancor più avvincenti, purtroppo ignorate per la minore attrattiva rappresentata dalla lettura, passatempo ormai fuori moda tra le nuove generazioni.
Vero è che il merito del cinema non è da sottovalutare, in quanto tale media è capace di dare vesti nuove, migliori o peggiori che siano, a trame ideate per la fruibilità dei lettori. Per questo motivo la trasposizione cinematografica è un’operazione delicata, complessa, i cui risultati non sempre sono coerenti con le aspettative. Di seguito una carrellata dei migliori film tratti da libri, più o meno famosi, che hanno cambiato la storia del cinema.
Al primo posto Psyco, il film di Hitchcock che ha rivoluzionato la storia del cinema, discostandosi dalla rappresentazione imposta dal cinema classico americano, pieno di regole e dogmi, che il noto regista riuscì a capovolgere dando vita ad una nuova tendenza e raggiungendo un successo sorprendente. Parte di quel successo deriva anche dal libro da cui il film è tratto, l’omonimo Psyco di Robert Block, ai cui personaggi il regista americano infonde inquietudine e forte ambiguità.
Al secondo posto: Shining di Kubrik, altro colossale regista nonché voce controcorrente grazie alla forte marca autoriale del suo cinema. Dietro il celebre film si nasconde l’altrettanto noto romanzo Shining di Stephen King, genio della letteratura americana e autore dei più famosi bestseller a livello mondiale. Kubrik in questo caso ha fatto un lavoro eccellente, trasformando un semplice horror in un thriller psicologico caratterizzato da una suspense irripetibile.
Al terzo posto Trainspotting – di Danny Boyle – film emblema degli anni ’90, apprezzato per la grande capacità rappresentativa di personaggi ai margini della società: i tossicodipendenti moderni e alla moda. Il film è tratto dal geniale primo romanzo di Irvine Welsh a cui Boyle rende omaggio conferendo tinte pop alla trama del libro, molto più cupa e realistica.
Per il quarto ed ultimo posto ci spostiamo in area nostrana per dar credito a La Leggenda del pianista sull’oceano; si tratta di un film di Giuseppe Tornatore, grande cineasta italiano che da sempre emoziona i suoi spettatori con storie cariche di drammaticità. In questo caso il regista ha voluto trasferire sul grande schermo l’altrettanto emozionante opera di Alessandro Baricco, Novecento, ricorrendo tuttavia ad attori ed ambientazioni straniere, che non mancano di restituire la profondità della pagina dell’autore.
Le trasposizioni cinematografiche occupano una buona percentuale del grande cinema, sarebbe giusto, appassionandosi ad un film, chiedersi cosa ci sia dietro, così da render giustizia ad alcuni tra i più grandi creatori di opere d’arte.