Come ogni anno, mentre ci avviciniamo all’estate, veniamo inondati di pubblicità sull’ultima dieta miracolosa che sarà in grado (in teoria) di condurci alla prova costume senza un filo di grasso. Pochi però sanno che fine fa realmente il grasso che perdiamo durante la fase del dimagrimento. Molti pensano che sia convertito in muscolo (cosa sbagliatissima) e altri pensano che il grasso sia bruciato in pura energia, dimenticando una delle più importanti leggi della fisica, la legge della conservazione della massa in base alla quale “nulla si crea, nulla si distrugge”. Prima di vedere cosa accade nella realtà facciamo un passo indietro.
Quando introduciamo dei grassi tramite la dieta, questi vengono accumulati attraverso dei processi molto semplici all’interno degli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) tramite lipolisi e re-esterificazione. Anche i carboidrati e le proteine in eccesso finiscono per andare a farcire gli adipociti, ma ciò avviene tramite complessi cicli metabolici che li trasformano prima in trigliceridi.
Ciò che dovremmo fare quando cerchiamo di dimagrire in modo corretto è cercare di “svuotare” gli adipociti consumando i trigliceridi in essi contenuti. Sarebbe scorretto parlare di perdita di adipociti in quanto il loro numero è determinato geneticamente alla nascita, e quelli delle persone sovrappeso sono semplicemente più ricchi di grasso rispetto a quelli dei normopeso. I trigliceridi sono molecole composte da una testa idrofilica di glicerolo e tre code di acidi grassi. Considerando che la loro formula bruta si può mediamente indicare come C55H104O6 , la reazione di ossidazione (ovvero la reazione con l’ossigeno) a cui vanno incontro è questa:
C55H104O6 + 78O2 → 55CO2 + 52H2O + energia
Trigliceridi + Ossigeno → Anidride carbonica + Acqua + energia
Grazie all stechiometria, la branca della chimica che si occupa di studiare i rapporti quantitativi dello sostanze chimiche nelle reazioni, si può calcolare che per bruciare 1 Kg di trigliceridi sono necessari 2,9 kg di ossigeno che provocano l’emissione di 2,8 Kg di anidride carbonica e poco più di 1 l di acqua. Effettuando le dovute proporzioni possiamo osservare che l’84% della massa viene eliminata sotto forma di anidride carbonica, mentre il restante 16% viene eliminato con l’acqua prodotta durante questo processo. Possiamo quindi concludere che se perdiamo – o meglio, ossidiamo – 10 Kg di grasso oltre a produrre energia eliminiamo 1,6 Kg di acqua principalmente tramite urine, feci e sudore ed espiriamo tramite i polmoni 8,4 Kg di CO2. Nel caso in cui ci stiate pensando, non illudetevi, respirare di più non vi farà perdere i chili di troppo.
Le informazioni contenute in questo articolo hanno uno scopo puramente divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consulto con un medico.