Il Museo delle ceramiche di Faenza: storia e punti di forza della raccolta ceramica più grande al mondo

Il Museo delle ceramiche di Faenza nasce nel 1908, a seguito dell’Esposizione internazionale, allestita per ospitare prodotti di molte manifatture italiane ed europee, e dedicata ad Evangelista Torricelli.

Nella fase iniziale della vita del museo, l’esposizione si costituisce sulla base della donazione delle opere ceramiche da parte degli espositori, patrimonio che nel corso degli anni si arricchisce sempre di più.

Il merito della costituzione di questo museo spetta a Gaetano Ballardini, direttore del museo fino al 1953, che ne valorizzò al meglio il patrimonio ceramico, con una precisa scelta organizzativa al fine della sua migliore conservazione.

La crescita dell’istituto venne portata avanti fino al 1944, quando fu costretta a subire un brusco arresto a maggio, a causa di un violento bombardamento durante la seconda guerra mondiale, che distrusse quasi totalmente la struttura; il danno fu di enorme portata, tanto che creò gravissime e insanabili perdite sia all’interno delle collezioni esposte, che nel materiale archivistico.

Scorcio del Museo dopo la distruzione bellica, 1944

Per attuare la ricostruzione, fu posto come motto fondante Post fata Resurgo che, grazie all’aiuto di collaboratori e della comunità faentina, al sostegno di una fitta rete di contatti nazionali ed internazionali, rese possibile la vera e propria ricostruzione in cui, lo stesso Ballardini, si occupò di riorganizzare le varie raccolte presenti e lavorare con grande inventiva per dare nuovo impulso alla vita del museo.

Lo statuto che era stato creato poneva come finalità primarie: l’acquisizione, la conservazione, e in primissimo luogo la promozione della produzione ceramica. Questi obiettivi sono rimasti fondamentali fino ad oggi e dunque costituiscono il basamento dell’istituto e la forza del suo successo.

Oggi il Museo Nazionale delle Ceramiche di Faenza costituisce la raccolta più grande del mondo nella sua tipologia, e riesce ad illustrare il mondo della ceramica in tutti i cinque continenti e nel corso dei secoli, valorizzando le caratteristiche locali e lo sviluppo che hanno subito.

Ovviamente presente è la grande produzione italiana ed europea appartenente al Rinascimento, ma sono inoltre presenti interessanti sezioni dedicate all’America precolombiana, alla Grecia classica, all’età romana, al Vicino e Medio Oriente e alla ceramica islamica. Per quanto concerne la sezione inerente l’arte contemporanea, questa è rappresentata dai maggiori artisti del Novecento.

Il percorso espositivo si sviluppa in un ampio spazio di circa 6.000 metri quadrati, in cui sono ospitate circa 3500 opere in totale.

Inoltre, il museo ospita  un’efficiente biblioteca specializzata, contenente più di 50.000 volumi specifici nel campo dell’arte e della ceramica, e un laboratorio Giocare con l’Arte dedicato alla didattica e organizzato tramite il metodo di Bruno Munari; in conclusione, non può mancare in una struttura di tale importanza, la sezione Restauro che, con grande esperienza e precisione, si occupa di eseguire la manutenzione delle opere museali e svolge anche attività commerciali di restauro.

Il Museo possiede e gestisce dal 1913 anche la rivista intitolata Faenza, che illustra interessanti articoli relativi alla ceramica e al museo stesso.

Inoltre, il bookshop contiene oltre che di tutte le pubblicazioni del museo, anche una fornita raccolta di libri dedicata alla ceramica e una mirata selezione di pregio di opere ceramiche prodotte da artigiani faentini.

Il museo è situato in Viale Baccarini 19 – 48018 Faenza RA. Il biglietto per visitarlo è disponibile al costo intero di 10 euro, mentre in riduzione a 7 euro (sul sito del museo i dettagli per le varie riduzioni concesse http://www.micfaenza.org ).

Per quanto concerne gli orari è presente una distinzione tra il periodo estivo dall’invernale:

L’orario invernale si rispetta dal 1 novembre al 31 marzo e consiste nell’apertura dal martedì al venerdì con orario 10:00-16.00, sabato, domenica e festivi 10:00-17:30.

L’orario estivo è istituito dal 1 aprile al 31 ottobre con apertura dal martedì alla domenica e festivi in orario 10:00-19:00.

Il museo è chiuso: tutti i lunedì non festivi, 1 gennaio, 1 maggio, 15 agosto, 25 dicembre.



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