Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna? Forse.
Di sicuro, c’è una grande donna dietro al cavatappi più riconoscibile al mondo: Anna G, dal 1994 una delle punte di diamante di Alessi, eccellenza della produzione italiana di oggetti per la casa ed utensili da cucina. Ma c’era bisogno di prefazioni?
Già: il sorriso birichino ed i caratteristici capelli a caschetto del famosissimo cavatappi si rifanno ai lineamenti della designer Anna Gili, che più volte ha collaborato con l’atelier Mendini, fondato nel 1989 dai fratelli Francesco e Alessandro Mendini.
È quest’ultimo il papà dell’iconico apribottiglie: a lui si devono anche altre pietre miliari della storia del design italiano quali la poltrona Proust e la lampada Amuleto. I nomi potrebbero non suonare alcun campanello, ma anche chi per il design non prova altro che indifferenza le riconoscerebbe immediatamente.
Lo stesso vale per Anna G, un delizioso oggetto che oltre ad essere una presenza scontata quanto apprezzata nella casa di moltissimi italiani sintetizza la fame di sperimentazione ed originalità che fanno di Mendini uno dei massimi innovatori del settore, senz’altro tra quelli di cui il nostro paese dovrebbe andare fiero.
Stappare la bottiglia di Verdicchio dei Castelli di Jesi che darà inizio ad un meritato weekend usando Anna G non è esattamente come usare un qualsiasi cavatappi, ma rende il momento un tantino più memorabile e, a dirla tutta, instagrammabile.
Fesserie da Ventunesimo Secolo a parte, questo piccolo oggetto realizzato in resina termoplastica e zama cromata ci ricorda esattamente qual è il potere del design con la D maiuscola.
Prendere un oggetto le cui proprietà di solito si ascrivono alla mera utilità e farlo uscire dall’anonimato.
Da una parte, ci sono tutti i cavatappi del mondo, dalle silhouette, per quanto funzionali, insignificanti e poco caratteristiche. Dall’altra, spicca Anna G, ormai parte integrante dell’identità stessa di Alessi.
Immagine 4 (poltrona Proust)
Immagine 5 (lampada Amuleto)