Dopo 5 anni di silenzio, Stromae ritorna sulle scene con un nuovo brano, ampliando il progetto oltre i confini della musica.
Si intitola Défiler, della modica durata di 9 minuti, l’ultimo singolo rilasciato il 27 aprile dal cantante belga. Come sempre, il Maestro, questo l’anagramma del suo nome, non lascia nulla al caso e consegna al pubblico un prodotto minuziosamente confezionato, accompagnato da un eloquente videoclip. A cavallo tra il marketing e la critica sociale, Stromae riesce nel doppio intento di presentare contemporaneamente il suo nuovo progetto musicale e la nuova collezione di vestiti, entrambi creati da Mosaert, altro anagramma, nonché sua agenzia creativa, che svolge al contempo attività di casa discografica, produzione di video clip e casa di moda.
Elle défile, elle voit sa vie défiler
Questa la frase di apertura del brano, che gioca sul doppio significato del verbo défiler, realizzando un parallelismo tra il campo semantico delle sfilate e della moda e la vita che scorre senza la possibilità di arrestarla. Un continuo spostarsi lungo invisibili e intricate linee di significato attribuito alle parole scelte, che disegnano il percorso del brano. Un flusso che parte dal mondo della moda per arrivare a una critica dei canoni imposti dalla società. Alla base, l’incomprensione dei meccanismi che muovono i fili dell’esistenza e un senso di incertezza e inadeguatezza per il fatto di non andare al passo con quanto richiesto dalla società.
Non è la prima volta che Stromae affronta nei suoi brani dei contenuti impegnati, si pensi per esempio a Carmen, sul distacco emotivo provocato dai social network, o Papaoutai, ispirata alla mancata figura del padre, morto durante il genocidio in Ruanda. A differenza degli esempi citati, però, Défiler è difficile da seguire perché meno orecchiabile. Senza un ritornello unico, scandito solo da tre versi ricorrenti, che identificano tre differenti parti del brano (dites-moi comment ça marche; je sais que j’y vas pas à pas; la tête dans son téléphone, sans écouteurs, on la croirait folle…), il pezzo è in realtà un continuo procedere per strofe e ritmi diversi.
Défiler sfila, appunto, senza mai tornare sui suoi passi. Sfila anche il suo video, o meglio, vi sfilano i protagonisti. Si tratta infatti di un video di presentazione della nuova collezione di abiti Capsule n°5, firmata Mosaert. Modelli che, al ritmo del nuovo brano, avanzano sulla passerella della fantomatica Mosaert Fabrique indossando capi ispirati all’Art Nouveau e all’Art Deco, con farfalle, altri animali e motivi floreali.
Stromae riesce così, in un singolo progetto, a criticare l’eccessiva attenzione data all’estetica nella società contemporanea e a metterne in scena l’apoteosi sotto forma di sfilata di moda.
Provocazione o abile mossa di marketing?
Nel dubbio, vi suggeriamo di prendervi del tempo per goderveli entrambi.