L’editoria è un mondo basato sui contenuti culturali e sulla diffusione di questi prodotti in larga scala sul mercato nazionale ed internazionale.
L’origine dell’editoria potrebbe essere vista nella produzione in serie di libri, quindi in corrispondenza della nascita della stampa a caratteri mobili del 1455, invenzione di Johannes Gutenberg, ma si cadrebbe in errore: il fine ultimo di Gutenberg non era quello di curare e preparare il prodotto per la messa sul mercato, quanto la mera azione della stampa (quindi più che editore, Gutenberg rappresenta appieno la figura dello stampatore).
Chi è allora un editore?
L’editore è una figura di mediazione tra l’autore, o artista, e il pubblico. La sua funzione è quella di trasformare e riadattare un’opera affinché da un lato rientri all’interno della linea editoriale scelta dalla casa editrice per cui lavora e dall’altro possa rimanere quanto più possibile fedele all’idea originale dell’autore. È quindi improprio pensare alla pubblicazione di un libro come un semplice lavoro fatto dal singolo autore: sono infatti molte le figure che concorrono alla creazione dell’opera finita come il traduttore, l’agente letterario, il correttore di bozze etc..
In inglese l’accezione di editor ha un significato diverso dalla sua più letterale traduzione in italiano: sarebbe più assimilabile al ruolo di curatore editoriale in quanto assiste l’autore durante il suo rapporto con la casa editrice e interviene attivamente nella stesura del libro, discutendo con l’autore riguardo i contenuti, la forma, suggerendo taglio o aggiunte. Il termine editor, però, non si può ascrivere soltanto al mondo delle case editrici: in inglese ha una sfumatura più generale. Ad esempio, l’editor può anche essere il nome di una figura fondamentale per il mondo giornalistico, ovvero il redattore, colui il quale può scegliere come compilare il giornale, con che articoli compilarlo e a livello più pratico come impaginare i vari elementi di un giornale. Ecco perché gli articoli di apertura vengono chiamati in inglese “letter from the editor”.
Il mondo editoriale sta cambiando molto velocemente, soprattutto con l’avvento dei nuovi media (e i social networks) e con l’utilizzo sempre più ampio di e-readers e altri formati multimediali che richiedono la formazione e la presenza di nuove figure lavorative in grado di tenere il passo con i trend e la veloce evoluzione tecnologica.
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