Stasi congelante,
vorticoso spirare giù.
Patologico fare gli stessi errori.
Queste immagini descrivono
i moti della mia anima
e l’ozioso andare delle mie giornate.
Abbandono me stesso
i vecchi colori
e i suoni ormai arrugginiti
delle mie solite azioni.
Le pagine scritte ora impolverate
per il troppo tempo lasciate sole.
Guardate il sole che c’è fuori
e lingua, tu! Parla!
Confessa i tuoi mali
il tuo sordo piangere
schiacciato nel cuscino
e nel nero inchiostro.
Racconterai te stesso
e saranno i tuoi errori li,
per esser visti
e ricordarti di cambiare
che troppo facilmente
hai già smesso di provarci.