Il World Press Photo alla Galleria Carla Sozzani fino al 10 giugno

Dal 13 maggio al 10 giugno saranno esposte alla Galleria Carla Sozzani, in corso Como 10, le fotografie vincitrici della 61esima edizione del World Press Photo, ovvero il più prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.

Nato nel 1955 ad Amsterdam il World Press Photo è un’organizzazione no-profit che ogni anno promuove un concorso fotografico e

premia i fotografi che nel corso dell’anno precedente alla premiazione, con creatività visiva e competenza, abbiano fotografato un avvenimento o un argomento di forte rilevanza giornalistica”.

Oltre alla World Press Photo of the Year sono selezionate per la mostra itinerante altre fotografie che hanno vinto il primo, il secondo o il terzo posto in una delle otto categorie previste dal concorso (Attualità, Ambiente, Notizie Generali, Progetti a Lungo Termine, Natura, Persone, Sport e Spot News), come immagine singola o come storia.

La foto vincitrice di questa edizione è Venezuela Crisis di Ronaldo Schemidt, scattata durante una manifestazione di protesta contro il presidente Nicolás Maduro a Caracas. Il fotografo ha colto un momento fortemente tragico, quando un giovane manifestante viene investito dalle fiamme prodotte dall’esplosione di una motocicletta e prende fuoco. La didascalia accanto alla foto ci informa che il ragazzo è sopravvissuto riportando però gravi ustioni su gran parte del corpo.

Le immagini esposte alla mostra alla Galleria Sozzani sono spesso forti e non di rado lo spettatore avrebbe il desiderio di voltarsi da un’altra parte. La tragedia, il dolore e la morte sono rappresentate attraverso una ricerca estetica che non anestetizza però il visitatore dal provare rabbia, dolore e disagio.

Questa mostra sembra una grandiosa rappresentazione della vita umana, per la varietà e l’intensità dei sentimenti mostrati che si fondono in un tutt’uno, in un’unica e incessante ricerca di armonia e di bellezza: non si può infatti che ammirare i bellissimi contrasti di colori dei veli portati dalle ragazze che riuscirono a scappare da Boko Haram, le immagini delle donne nere che imparano a nuotare, cui pelle è in contrasto con il colore dell’acqua cristallina, e la luce che penetra soffusa dalle finestre della povera abitazione di due contadini cinesi, che sembra così divenire l’interno di un quadro fiammingo.

Ma sorge però la domanda: è legittimo trovare, o semplicemente parlare di bellezza davanti ad immagini così tragiche come quelle portate dai fotografi al World Press Photo? Come si può giudicare l’estetica di un’immagine che ritrae la morte di un uomo investito da un terrorista sul ponte di Westminster a Londra?

Ciò che è indubbio però è che, al di là dell’estetica, queste immagini racchiudono una potenza ed una espressività uniche, che ci lasciano cogliere per un attimo l’essenza profonda della vita e, forse, è proprio questa la loro grande bellezza.


FONTI
Visita da parte dell’autrice

comunicato stampa


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