Si è preso
il mio sangue
che vermiglio
cola ancora
dalle ferite
che mi ha inferto.
Si è preso
la mia anima
che bianca
sporge ancora
da qualche parte là,
vicino al cuore.
Si è preso
i miei anni
che pieni di ricordi
stanno in fondo
ancora tutti lì
immutati.
Si è preso
i miei pensieri
che non avrei mai dovuto
neanche lasciargli intravedere.
Ha preso tutto questo
con la forza
mentre io ero immobile
e non potevo reagirgli
mentre correvo, correvo,
e non arrivavo da nessuna parte,
mentre anche se respiravo
frenetica tutta la vita
che potevo assorbire
stavo già morendo.
Si è preso
ogni cosa
ogni cosa
e non ha lasciato nessuna traccia
nel focolare spento
e non ha avuto senso
niente di quello
che entrambi avevamo fatto.
Ho rubato
tante verità
tante bugie
tanto tempo
tanti ricordi
tanti pensieri,
ma non è forse peggio
questo avaro, avaro tempo,
che ruba senza discernimento
e che non si cura delle cose
prende tutto ciò che intralcia il cammino
senza lasciare niente al suo posto.
Quando tocca qualcosa
niente rimane immutato,
e tutto avvizzisce nero
ditemi
se ha rubato anche a voi
il vostro passato e il vostro presente,
ditemi
se anche voi siete certi
che mangerà anche il vostro futuro
ditemi voi se conoscete
qualcosa che ha sfiorato
ed è sopravvissuto
ditemi voi se
non ha soggiogato anche le vostre anime
ditemi voi
quanto del nero mondo
e quanto della bianca luce
ha portato via con sé.
Perché lui non bada
a nulla lui
non si cura di noi
che siamo poi solo
poveri
poveri mortali
nel corpo
nella mente
e nell’anima.
Copertina