Nonostante l’annuncio dell’azienda statunitense Pantone lo abbia consacrato come tinta dell’anno, l’Ultra Violet in tutta la sua eleganza e provocazione non sembra guadagnare terreno contro il sofisticato, frizzante e ironico rosa. Il rosa nelle sue varie declinazioni, quali Millennial Pink, Rose Quartz e Hot Pink, continua a detenere il trono nel campo della moda, ma anche del design, come dimostra l’edizione 2018 del Fuorisalone: ogni distretto del design di Milano sembra essersi fatto vanto di un gioiellino in quarzo.
Statale: Limbo: “un labirinto aereo”
La sede principale dell’Università degli Studi di Milano offre un magnifico sfondo per le installazioni del Fuorisalone, restituendo un perfetto contrasto di antico/nuovo. Se all’ingresso lo sguardo è immediatamente rapito dalle monumentali strutture che occupano il Cortile d’Onore della Ca’ Grande, basta voltare le spalle per convincersi a salire le scale per raggiungere il primo piano: un’immensa nuvola rosa sembra invadere il loggiato superiore. Si tratta di Limbo, la scultura luminosa del designer e artista torinese Jacopo Foggini, incaricato da Ferragamo Parfums di interpretare l’ultima profumo creato, Amo Ferragamo. La nuvola è in realtà una grande struttura lignea superiore da cui pendono moduli in filo di policarbonato, intrecciati e definiti per creare un labirinto aereo, un site-specific da percorrere, esplorare, ma soprattutto ricordare.
Tortona District: Millennial Pink Room: “a prova di Instagram”
Superati i cortili privati del primo tratto di via Tortona, aperti in occasione dell’evento, dopo largo delle Culture, Superstudio Più sembra cogliere nell’immediato l’attenzione del pubblico con l’esposizione della popolarissima Millennial Pink Room. L’installazione si affaccia direttamente sulla strada, incorniciata da una vetrina, affinché la stanza sia visibile sia di giorno che di notte, quando il buio sembra ritrarsi nel confronto con la lampada a neon rosa, modellata per restituire il simbolo del Like di Instagram. Oltre al neon, anche le tazzine #love per Bitossi vogliono richiamare il linguaggio iconico dei social media, che costituiscono un momento fondamentale della vita dei Millennial. Non stupisce quindi che lo spazio sia invaso dal Millennial Pink, il colore simbolo di una generazione: un rosa chiaro privato delle sue sfumature blu, un colore classico, ma insieme nuovo e soprattutto il più condiviso. Di contro la stanza sembra ospitare vari elementi vintage: la boiserie in legno, il divano in stile Mid-Century in velluto rosa con piedini a spillo e le sdraio anni ’60, ma soprattutto il pavimento black and white, con pattern a pied de poule di DesignByGemini.
Ventura Centrale: The Diner e Transition III
I magazzini abbandonati di Stazione Centrale sembrano conoscere nuova vita, una vita che inizia dal rosa. In totale stile americano, The Diner si offre al pubblico non solo come un’esperienza di design a 360 gradi, ma come reale zona di ristoro funzionale provvista di un pranzo tutto East Coast. Il ristorante temporaneo, detto anche pop-up, celebra il 25esimo anniversario del magazine statunitense Surface e nasce dalla collaborazione con l’architetto David Rockwell e l’agenzia creativa 2×4, che insieme realizzano una perfetta rivisitazione delle tavole calde americane. Lo spazio ricreato si ispira ai diner degli anni Quaranta e Cinquanta, tra bancone circolare e divanetti, ma vuole ospitare e celebrare prodotti dell’attuale design americano. La luce diffusa delle scritte in neon, sostenuta anche dalle lampade a forma di mondo, e l’atmosfera romantica che solo il rosa dominante può creare, accompagnano l’ospite in un viaggio coast-to-coast attraverso gli Stati Uniti.
A soli pochi passi, il brand olandese Baars & Bloemhoff partecipa al Fuorisalone con il proseguo della serie Transition. L’installazione è di grande impatto: le pareti del magazzino centrale sono ricoperte da linee orizzontali di neon in Millennial Pink. La sfumatura rosa fa da cornice agli articoli di sei giovani designer, chiamati a confrontarsi con materiali innovativi nella creazione di prototipi di arredo sperimentali.
Ventura Lambrate: Fuorisalmone
Ultimo, ma non meno importante è il progetto di Emanuele Pezzotta, il Fuorisalmone come modo alternativo e non convenzionale di vedere, conoscere e studiare il design. Come il nome stesso dell’evento vuole, il logo e il motto stesso si servono di una grafica all’insegna dell’Hot Pink, una delle tonalità di rosa più brillante, quasi abbagliante. Non è un colore facile da portare, ma il Fuorisalmone sembra riuscirci bene. Dello stesso colore sono le aree dei disegni triangolari che decorano le pareti del corridoio del primo loft: l’interior designer Claudia Terzaghi progetta un ambiente di transizione che vuole risaltare le vernici dell’azienda Maxalto. Per finire – o meglio, per iniziare – Hot Pink è anche la grandissima e storica freccia in nastro adesivo sull’asfalto della strada, che guida all’ingresso di via Massimiano 25 e accompagna il Fuorisalmone fin dalla prima edizione.
Le immagini presenti nell’articolo sono state scattate dall’autrice, da Giulia Montani (Limbo) e da Giorgia Smaldone (Maxalto)