Tortona District: design del mondo al Fuorisalone

All’Opificio 31, in via Tortona, espositori da tutto il mondo hanno presentato le proprie opere e le proprie idee di design. Innovazioni, oggetti d’abbellimento, mobili, colori… questi i soggetti di Italia, Norvegia e Giappone al Fuorisalone del mobile 2018.

DE ROSSO

Il marchio e la factory, fondate da Roberto De Rosso, danno vita a prodotti Made in Italy studiati partendo dalle forme, al colore fino ai materiali. Il padiglione espositivo presentava un arredamento minimal ben coniugato a pareti dal pattern colorato e geometrico. Una stanza particolarmente colorata era quella dedicata ai mobili di Paola Navone (curatrice dell’allestimento scenografico), “Sbucciami!”. Una grande scritta sullo specchio spiega la filosofia di questa istallazione: “fantasia pop in quattro fantasiosi pezzi one/off: anguria, kiwi, dragon fruit, kiwano. Quattro frutti giganti si appropriano delle superfici, i muri moltiplicano la magia”. E infatti quattro mobili rivestiti con un pattern che ricorda quello dei frutti elencati campeggia in questa sala.

NORWEGIAN PRESENCE

Anche la Norvegia si presenta al Fuorisalone in tre padiglioni diversi che presentavano sedute ergonomiche, interni ed elementi d’arredo e design. Flokk è il marchio che produce mobili e sedute da ufficio, studiate per poter cambiare posizione senza assumerne di sbagliate: questa la filosofia di Flokk, il cui motto “different and better” rimanda ai materiali di ottima qualità che si volgono verso la sostenibilità.Anche Objekt si occupa della creazione di mobili e oggetti per la casa e l’ufficio, prodotti per l’uso quotidiano, studiati per scaldare l’ambiente rendendolo familiare e glamour, grazie anche all’attenzione nella produzione.

Infine nell’ultimo padiglione espositivo si concentravano oggetti di diversi designer e artigiani. Tra questi i pannelli colorati Redirect, divisori o utilizzabili anche come assorbenti del suono, realizzati da Vera & Kyte, oppure James di Sara Polmar, una piccola scultura da casa composta da due portaoggetti e uno specchio.

Per quanto riguarda l’artigianato, invece, due sculture la Shelf Tower n.3 e la Wood Clay Chair n.3 creata con trucioli di legno, polvere e colla vinilica da Sigve Knutson, erano poste all’ingresso della struttura, mentre altri oggetti si trovavano all’interno, come ad esempio Sample & Hold di Pearla Pigao, uno strumento musicale costituito da un “tessuto” composto da fili di rame e cotone.

RESONANCE MATERIALS PROJECT

A fare da protagonista, l’interazione tra oggetti e uomo: il padiglione espositivo giapponese di GEIDAI FACTORY LAB X WOW! Lab presentava oggetti di design pronti a parlare grazie al loro materiale che “non va solo assemblato, ma va anche sentito” e percepito con tutti i sensi. Così Hiroko Oshio ha inciso sui sassi Two-Sider, a forma di baloon del fumetto, delle parole perché molte vengono dette senza essere pensate, tutte volano via ma si depositano nell’anima.

Oppure i grandi occhi di vetro, Looking into the Eye, di Kyohei Maeda, riproducono i bulbi oculari non solo come oggetto di design ma, avvicinando l’occhio alla pupilla del prodotto, la nostra stessa pupilla verrà riflessa su una lastra di metallo e riprodotta… per vedere meglio cosa lo specchio dell’anima ha da riflettere.

FONTI:

De Rosso

Flokk

Norwegian Presence

Cartella stampa De Rosso

Cartella stampa Norwegian Presence

Cartella stampa Resonance Material Project

CREDITS

Le immagini presenti nell’articolo sono state scattate dall’autrice

 

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