La Casa Riposo-Museo di Giuseppe Verdi

”L’opera mia più bella”: così Giuseppe Verdi (1813-1901) definisce l’edificio da lui voluto nel 1889 per accogliere i musicisti pensionati meno fortunati. Verdi, artista ricco e famoso, pensò ai suoi colleghi che non avevano avuto il suo successo facendo progettare all’architetto Camillo Boito (fratello dell’amico Arrigo, librettista delle ultime opere – Otello, Falstaff) la Casa di Riposo per Musicisti. Verdi soggiornò nella dimora di piazza Buonarroti, infatti il museo più prestigioso di Verdi è la casa natale a Busseto.

Boldini

Giuseppe Verdi volle che la casa venisse aperta solo dopo la sua morte (ed effettivamente morì a Milano il 27 gennaio 1901) e che accogliesse le sue spoglie insieme a quelle della seconda moglie Giuseppina Strepponi nella cripta a sfondo simbolista (progettata sempre da Boito) e in cui venne aggiunta la targa commemorativa della prima moglie (Margherita Barezzi) solo successivamente. I corpi dei proprietari della casa vennero spostati dal Cimitero Monumentale contro la legge napoleonica, mentre la mobilia che si trova all’interno del museo proviene da Casa Doria a Genova (Villa del Principe).

Il mausoleo

Casa di Riposo Verdi ospita ancora oggi gli anziani musicisti ma è anche un museo organizzato dal Touring Club dove sono esposti oggetti della vita privata di Giuseppe Verdi ed alcune importantissime opere pittoriche – come il famoso ritratto di Giovanni Boldini (di cui il quadro più famoso è ora in mostra alla GAM)- e scultoree – il busto di Vincenzo Gemito. Interessante è anche la monumentale statua di piazza Buonarroti progetta da Enrico Butti.

 

La casa museo restituisce tutta l’atmosfera ottocentesca di cui la città di Milano è stata massima protagonista. Se vuoi leggere un articolo su un altro luogo storico italiano, qui il link.

 

 

 



 

 

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