Ormai da quasi cinquant’anni, il 22 aprile si celebra l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1970 al fine di sensibilizzare alla tematica ambientale e alla necessità di salvaguardare il pianeta e sue risorse. Nell’indifferenza imperante nella contemporaneità, ricorrenze di questo tipo si rendono sempre più necessarie, e anche la letteratura può fare la sua parte per risvegliare le coscienze. Se infatti la scienza e le istituzioni stentano a trovare una modalità di comunicazione efficace con la popolazione a livello mondiale, i libri possono forse incontrarla a metà strada, su un terreno più congeniale a chi non possiede una formazione specifica.
La mente umana non è fatta per concepire scenari catastrofici, e le penne di molti autori hanno saputo riportare l’attenzione su una tematica tanto urgente quanto trascurata. La fantascienza in particolare – soprattutto quella che è stata definita cli – fiction – ha saputo proporre vicende e scenari in grado di coinvolgere i lettori come le parole di scienziati e politici difficilmente riescono a fare. Oggi, vogliamo consigliarvene qualcuno.
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Margaret Atwood, La trilogia di Maddaddam
Composta da L’ultimo degli uomini, L’anno del diluvio e L’altro inizio, tutti editi in Italia da Ponte delle Grazie, La trilogia di Maddaddam racconta un mondo post apocalittico in cui un virus ha messo in ginocchio il genere umano. Jimmy è convinto di essere l’ultimo uomo sulla Terra e lotta per la sopravvivenza contro l’ambiente ostile, con la sola compagnia di quelli che chiama Crackers, umanoidi primitivi. Toby e Ren sono esponenti dei Giardinieri di Dio, che, a metà fra la scienza e la religione, avevano denunciato l’imminente arrivo del ‘diluvio’ che avrebbe spazzato via l’umanità. Incroceranno le loro strade, e cercheranno di riportare la Terra quanto più vicina possibile al suo antico splendore.
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Barbara Kingsolver, La collina delle farfalle
Dellarobia si avventura nei boschi sulle colline. In cima, ad aspettarla, c’è Jimmy. Molti anni in meno di lei sulla carta d’identità, nessuna responsabilità e soprattutto – a differenza di Dellarobia – nessun figlio, Jimmy è l’amante della protagonista, che fra le sue braccia si sente preziosa come mai nella vita. Sulla cima della collina però, gli occhi di Dellarobia non incontrano il viso amato di Jimmy; sono invece spettatori di un prodigio: luce e colore, una bellezza sfumata di arancione che si diffonde per le montagne. Nessun fenomeno ultraterreno, scoprirà il lettore; solo farfalle. Sarà un biologo a denunciare il pericolo rappresentato da quel fenomeno d’incanto: le farfalle non dovrebbero trovarsi in quella regione in quel periodo dell’anno; vi sono state spinte dal disorientante sconvolgimento climatico subito dal pianeta.
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Kim Stanley Robinson, Trilogia delle Tre Californie
Anche nota come Trilogia di Orange County, è composta da La costa dei barbari, Costa delle palme e Pacific Edge, libri che presentano ognuno una diversa prospettiva per la California del futuro. Se nel primo libro la regione sta cercando di tornare alla normalità in seguito ad una catastrofe nucleare, il secondo presenta una California tecno – dipendente e popolata da trafficanti d’armi e terroristi. L’ultimo capitolo propone un prospettiva positiva – tanto da sfociare nell’utopia -, che dipinge una California attenta all’ambiente, in cui le tecnologie eco-friendly sono ormai diventate la norma.
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Paolo Bacigalupi, La ragazza meccanica
Sulla Terra, l’uomo combatte per la sopravvivenza contro la crisi energetica causata dall’esaurimento dei pozzi di petrolio, contro l’innalzamento del livello dei mari, persino contro le multinazionali, che hanno messo in atto un complotto per distruggere le riserve alimentari mondiali e spingere la popolazione all’acquisto di OGM. Le manipolazioni genetiche sono infatti una pratica comune, e spesso incontrollata, tanto da causare seri danni all’uomo e all’ambiente.
- Cormac McCarthy, La Strada
Di fortissimo impatto narrativo, il romanzo racconta di un padre e di un figlio che cercano di sopravvivere in seguito al verificarsi di una catastrofe ignota. Un libro indimenticabile, che forse non può essere inquadrato nel genere cli – fi, ma di sicuro porta a riflettere sulla condizione dell’uomo che non ha più nulla da perdere. Siamo così sicuri della nostra rettitudine morale, ma in condizioni disperate davvero sarebbe l’etica a guidare il nostro comportamento?