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Tutti i condomini hanno i loro piccoli segreti (e-book Kindle, 2016) è un thriller di Federica Rubini – classe 1989, bolognese, autrice emergente e articolista freelance.
È tratto da un episodio di cronaca nera realmente avvenuto, come riportato nello pseudo-prologo iniziale, dove la narratrice spiega di essersi appunto ispirata alla storia dell’abitazione di una sua collega del corso di scrittura creativa che stava frequentando, raccontata durante un aperitivo. Già da questo brevissimo incipit si potrebbe cogliere l’atmosfera thriller in quanto vengono continuamente usati periodi monoproposizionali che, volutamente, sono spezzati creando un effetto di tensione crescente nel lettore.
La vicenda è incentrata sulla figura della psicanalista Sabrina che, stanca della solita routine, desidera abbandonare al più presto l’abitazione che tollera a malapena, quindi parte alla ricerca della casa perfetta: viene attratta da un appartamento posto all’ultimo piano di un antico palazzo, ma che il proprietario è restio a farle vedere. Il motivo è subito spiegato: in quella casa, anni prima, sono stati commessi degli omicidi e da allora, dopo l’immediato trasloco dei sopravvissuti, non è stata mai messa in vendita.
Il trasferimento di Sabrina lì turberà gli animi dei condomini che inizieranno ad assumere atteggiamenti strani, contraddittori e forse traditori di una certa omertà riguardo all’agghiacciante passato che nascondono le mura di quell’appartamento. Passato che sembra in qualche modo ripercuotersi sul presente.
Perché i vicini si mostrano così sfuggenti? Perché vige la regola di non uscire e di non far entrare nessuno dopo le 22, quasi fosse un vero e proprio coprifuoco? Chi è quell’inquietante presenza che scruta l’appartamento di Sabrina attraverso il buco sulla parete?
La storia prosegue a poco a poco illustrando un susseguirsi di eventi inspiegabili che contribuiscono ad accrescere sempre più il senso di suspance nel lettore rendendolo desideroso di sciogliere il mistero che aleggia da lungo tempo su quel palazzo. Per poi culminare in un finale assolutamente sorprendente.
Per quanto riguarda la scrittura, bisogna osservare che non si tratta di un racconto particolarmente complesso o artificioso, ma anzi risulta essere parecchio scorrevole grazie all’uso di un lessico comune e non specialistico, oltre che alla continua tendenza ad utilizzare, in certi punti, la modalità tipica del monologo interiore che si alterna alla narrazione in terza persona e che permette così al lettore di immedesimarsi al meglio nei pensieri della protagonista.
La brevità sintattica si accorda con un ritmo che è nel complesso veloce e mai monotono, che rallenta nelle descrizioni dei vari avvenimenti topici ed accelera invece in altri momenti. Magari si sarebbe potuto indugiare maggiormente sulla narrazione di particolari apparentemente non significativi, come ad esempio spiegare in modo più approfondito i motivi che hanno spinto Sabrina a scegliere quell’appartamento e a rifiutare gli altri oppure delineare a tutto tondo il personaggio descrivendone la vita e la personalità in modo più ampio, così da conservare sempre la suspance – non sfociando nella pesantezza – ma allo stesso tempo creare un’opera un po’ più sostanziosa.
In parole povere, l’idea di base è buona e sicuramente vincente perché è in grado di offrire una lettura assai accattivante, ma forse si poteva costruire con un impianto strutturale leggermente più robusto.
Tuttavia, come secondo lavoro di Federica Rubini, appare meritevole di un giudizio positivo: un racconto che può essere tranquillamente letto per prendersi una pausa dalle frenetiche attività quotidiane tuffandosi in un’atmosfera decisamente thriller.
Federica Rubini, Tutti i condomini hanno i loro piccoli segreti, e-book kindle, 2016
Copertina by Lo Sbuffo