Milano: metropoli tra lusso e degrado

Milano è una città dinamica, al centro dell’economia italiana nonché un polo importantissimo per la finanza, l’alta moda, l’editoria e l’industria. Nonostante questa superficie vivace e splendida, sempre più spesso, stride il contrasto tra i lussuosi e imponenti nuovi grattacieli di Garibaldi e le misere realtà cittadine che ogni giorno si presentano: macchie di povertà che si possono vedere ovunque e nei luoghi più impensati, come ad esempio nel pieno centro di Milano, tra il Duomo e piazza San Babila.

Ogni giorno persone senza una casa e in miseria occupano le strade con i loro pochi averi e costruiscono ripari di fortuna. Questi sono senzatetto, immigrati, rom, una realtà spesso sconosciuta e guardata con sospetto dai cittadini, che però appare in costante aumento e rivela il degrado delle loro condizioni.

Alcune onlus cercano di arginare questo problema, ad esempio a Milano è presente l’Opera San Francesco in viale Piave che per il solo anno 2017 dichiara di aver aiutato 26.487 bisognosi grazie al contributo di donatori. Un’ altra onlus è Progetto arca in via degli Artigianelli che offre ai più bisognosi un letto pulito, una doccia calda, cena e molti altri servizi: questa dichiara di aver dispensato ben 137.322 pasti e accolto 978 persone. Si tratta di pochi numeri riferiti alla sola città di Milano ma che ben ci fanno comprendere lo stato di emergenza che la povertà ha assunto; del resto negli ultimi anni, anche senza numeri alla mano, risulta evidente che i senzatetto nella città sono visibilmente aumentati.

Sul versante opposto invece assistiamo a dei veri e propri eccessi se non addirittura sprechi, un esempio sono gli affitti che risultano in costante aumento (con picchi nel centro storico dove arrivano tranquillamente anche a 40.000 euro al mese),  i costosissimi e lussuosi abiti che possiamo trovare nel quadrilatero della moda (dove spendere 5000 euro per un capo è la normalità), e le serate sulla quale molti milanesi non badano a spese. Inoltre ogni tanto fanno discutere quegli episodi che catturano la nostra attenzione, come quello recente del ristorante di Carlo Cracco, dove una semplice pizza margherita e dell’acqua costano 23 euro.

Da questo contrasto risulta con chiarezza che ci sono persone troppo povere e altre invece che sono troppo ricche. Uno stato equo dovrebbe contenere e cercare di appianare queste divergenze, invece sembra che non sia stata messa in atto nessuna politica davvero efficace per tentare di riequilibrare la situazione, anzi: secondo i dati forniti dall’Istat in dicembre 2017 gli italiani risultano sempre più poveri.

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