La playlist di oggi è dedicata ai fiori. Ce l’abbiamo fatta. Il grande freddo ormai alle spalle, tornano la primavera, il cinguettio degli uccelli e le passeggiate al parco, ma forse sono proprio i fiori i veri protagonisti di questa stagione, simbolo della vita che riprende a scorrere dopo la lunga pausa invernale.
Chi parla genericamente di “fiori” e chi invece sceglie un fiore specifico, abbiamo cercato di raccoglierne diverse varietà e diverse accezioni, anche se quella prevalente è senza dubbio legata al tema dell’amore.
Amore e fiori
E’ d’amore che parla Battisti in “Fiori rosa, fiori di pesco”, scritta da Mogol nel 1970. Significativa la scelta del fiore perché, oltre a darci l’indicazione temporale in cui si svolge la scena, presumibilmente in primavera, secondo la simbologia dei fiori, quello di pesco simboleggia la rinascita e l’amore eterno. Perfetto per raccontare un amore che non sa finire.
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Altra canzone d’amore, altra stagione, “Sfiorivano le viole” di Rino Gaetano (1976) ci porta alla fine dell’estate, quando il protagonista aspetta la donna amata sulla spiaggia. Ma ad aspettare non è solo Rino Gaetano, in “Fiori d’arancio” (2002), infatti, Carmen Consoli racconta la storia di una donna che aspetta all’altare il suo futuro marito, che non si presenterà. Anche in questo caso la scelta dei fiori è legata al loro significato: il fiore d’arancio, o zagara, viene tradizionalmente inserito nel bouquet delle spose, quindi strettamente connesso al matrimonio.
Altra donna a cantare d’amore è Giorgia: come il “Girasole” gira attorno al sole, così la protagonista gira attorno all’amato nella canzone del 1999. Sempre metafora d’amore, ma questa volta più carnale, “Magnolia” dei Negrita (2003). Il brano è costruito accostando attraverso un elenco di metafore, una serie di riferimenti sessuali ad elementi naturali come il vento, la pioggia e il sole. Un amore più delicato e timido è quello raccontato in “Tulipani” (2015), scritta da Stefano Benni e interpretata da Fausto Mesolella, ex componente degli Avion Travel. La chitarra di Mesolella che accompagna le parole di Benni rendono forse questa una delle perle più rare della playlist. Sempre d’amore, ma all’interno di un manicomio, ci racconta Simone Cristicchi con la sua “Ti regalerò una rosa”, vincitrice del Festival di Sanremo nel 2007.
Nomi di donna
Oltre all’amore, i fiori vengono spesso utilizzati ad indicare nomi di donne amate, è il caso di “Margherita”, per cui Riccardo Cocciante nel 1976 avrebbe fatto qualsiasi cosa, o “Iris” (1998), la donna amata da Biagio Antonacci. Testo un po’ meno immediato, quello di “Mimosa” di Niccolò Fabi (2003), che racconta la storia di una donna reduce da un amore finito, dove però non è chiaro se ad aspettarla ci sia un nuovo amore o la morte.
Dulcis in fundo, tra le canzoni che invece esulano dall’amore, forse la più emblematica è “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè (1964):
Dormi sepolto in un campo di grano,
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi
Buon ascolto!