Virgil Abloh: da Off – White a Louis Vuitton

Esploso nel mondo della moda come un fulmine a ciel sereno, Virgil Abloh, designer originario del Ghana, è oggi uno dei designers più influenti dell’industria, incluso nella prestigiosa lista delle 500 personalità più importanti da The Business of Fashion.

Nato a Chicago il 30 settembre 1980, Abloh ha plasmato il suo talento sulle controversie culturali, crescendo come figlio di immigrati ghanesi e formandosi nei tumulti della grande città. Laureatosi in ingegneria civile presso la University of Winsconsin – Madison nel 2002, e architettura all’Illinois Institute of Technology. Il suo interesse per la moda pare derivare dai contrasti storico – culturali della tradizione Afro – Americana: lo street – style con reminiscienze rap anni ’90 si mescola con una allure sofisticata tipica del prèt – à – porter, simboli identificativi del contrasto di tradizioni in cui Abloh è nato e cresciuto.

La sua prima esperienze nel fashion system è l’inaugurazione, nel 2009, dalla RSVP Gallery a Chicago, un concept – store specializzato in menswear con annessa galleria d’arte. La visibilità della galleria avvicina Abloh a Kanye West e al suo marchio, di cui diventerà il direttore creativo curando anche gli outfit per i concerti di Kanye e il merchandise ufficiale dei tour.

Nel 2012, sicuro dell’esperienza con Kanye, fonda la sua prima casa di moda, la Pyrex Vision, che fatica a decollare per precipitare definitivamente nel 2013. Sarà solo con Off – White, brand con sede a Milano, che Abloh raggiungerà una popolarità stratosferica, vantando fra le clienti più affezionate Rihanna, Beyoncé e Jay – Z. La carriera di Abloh vede da allora un’impennata assoluta, raggiungendo i vertici del successo in pochi anni.

Confermando finalmente l’affermarsi della diversità razziale nella moda, Abloh e Off – White stanno cambiando il panorama mondiale della moda, proponendo uno stile nuovo e aggressivo, basato sulla potenza comunicativa dello street – style: gli abiti di Abloh sono fatti per essere notati, per trasmettere un messaggio ben preciso, ed esprimere a forte personalità di chi li indossa.

In lizza per il prestigioso LVMH Prize (che supporta nuovi e giovani designers) nel 2015, Abloh è stato recentemente nominato direttore creativo di Louis Vuitton Homme, a fianco di un mostro sacro quale è Nicholas Guesquière alla guida creativa del brand.

Non resta che attendere la sua prima collezione presso Vuitton, sperando che non smentisca il suo stile e rimanga fedele ad un mélange culturale di cui la moda ha bisogno.

 

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