Adam Green è un personaggio insolito, il cui essere sfacciatamente non-cool lo avvicina a quanto di più cool vi possa esistere. Newyorkese di nascita, classe 1981, musicista, pittore e regista. Fin qui sembrerebbe tutto molto ordinario, ma basta guardare qualche suo video per capire che di un comune artista non si tratta. Meglio conosciuto come membro del duo anti-folk Moldy Peaches, intraprende ben presto la carriera solista. Ma vediamo più da vicino la storia di questo bizzarro giovane uomo.
Adam Green proviene da un’antica famiglia ebrea che abbandonò l’Europa nei tardi anni ’30 per sfuggire alle persecuzioni naziste, rifugiandosi nella Grande Mela. La sua bisnonna, Felice Bauer, fu fidanzata con lo scrittore Franz Kafka, tra le altre cose. Nel 1999 Adam comincia la sua avventura con i Moldy Peaches, che fonda insieme all’amica Kimya Dawson. Probabilmente li ricorderete per l’adorabile Anyone Else But You, brano che compare nella colonna sonora dell’acclamato film Juno del 2007. Nel 2002 il duo decide d’imbarcarsi in carriere soliste: da qui in poi il newyorkese produrrà una serie di lavori dai toni indie-folk variegati ed interessanti.
Adam è prima di tutto un cantautore: chitarra, voce ed atmosfere intime sono elementi essenziali ed onnipresenti nei suoi dischi. Ha un timbro vocale che ricorda Leonard Cohen, di cui è grande ammiratore. Il suo aspetto, soprattutto agli albori della carriera, è goffo e sgraziato, ma con il tempo ha saputo raffinarsi, facendo proprio un look shabby chic. Nei suoi brani ama raccontare storie drammatiche, ironiche e surreali, tre termini che descrivono appieno il suo personaggio. Nel suo repertorio non manca Drugs, una tragicomica dichiarazione d’amore alle droghe, di cui confessa essersi spesso servito nel processo creativo; come non citare poi Jessica, pezzo dedicato alla “cantante”/attrice Jessica Simpson, incarnazione dell’incubo made in USA:
Jessica Simpson
where has your love gone
it’s not in your music
no
you need a vacation
to wake up the cavemen
and take them to Mexico
Nel corso degli anni ha collaborato con numerosi artisti, tra cui ricordiamo The Strokes, The Libertines e Devendra Banhart. Appena 20enne, nel 2001, un ingenuo e sbarbato Adam Green accompagna gli Strokes con i suoi Moldy Peaches nel primo tour europeo della band, facendosi conoscere dall’altra parte dell’oceano. Nel 2013 intraprede invece un’insolita ed inaspettata collaborazione con Francesco Mandelli, conduttore televisivo, attore, sceneggiatore e cantante, nonché antieroe made in Italy. La collaborazione, nata da una grande amicizia tra i due, porta ad un tour di 8 date in giro per l’Italia, Adam come voce e Francesco alla chitarra, interpretando le canzoni del newyorkese.
Adam ama inoltre i travestimenti: non di rado, nei suoi video come nelle sue performance, lo si vede nelle vesti di Peter Pan, Robin Hood o Aladdin. Quest’ultimo personaggio è di particolare importanza per il cantautore, che decide di scriverci sopra la sceneggiatura di un film, Adam Green’s Aladdin, uscito nel 2016 (in cui compare anche, tra gli attori, Macaulay Culkin, quello di Mamma ho perso l’aereo, già). Secondo film di Green (il primo, The Wrong Ferrari, esce nel 2011), si tratta di una moderna, variopinta ripresa della fiaba, che potete trovare di seguito:
Adam Green è senza dubbio un personaggio fantasioso, poliedrico, eccentrico e a suo modo geniale. Non ha mai smesso di sperimentare, di essere creativo, di essere semplicemente se stesso: un antieroe, un eroe d’altri tempi, un eroe forse appartenente ad un altro mondo.