LIBRERIE RED: IL BRISTROT LETTERARIO DI FELTRINELLI

La libreria è sicuramente un esercizio commerciale sui generis dal momento che vende un prodotto non di consumo, ma che si può definire di piacere e culturale. Proprio per la particolarità dell’oggetto venduto, le librerie sono attività in continua trasformazione e spesso la riuscita commerciale deriva dal sapere offrire al pubblico di lettori una specifica particolarità che caratterizzi l’esercizio stesso. Ovviamente le variazioni sul tema sono infinite: dalla libreria indipendente, al megastore; dalla libreria specializzata in un determinato settore, ai caffè letterari.

Proprio per attirare e diversificare l’offerta, Feltrinelli, colosso editoriale italiano, ha lanciato da qualche anno un nuovo format: delle librerie con all’interno un punto ristoro, non separato dagli scaffali ma, al contrario, totalmente immerso nei libri. Si tratta di un progetto che ricorda i classici caffè letterari ma che amplia l’esperienza a delle vere e proprie cene o eventi, come suggerisce il nome stesso di questo concept: Feltrinelli RED, in cui RED è un acronimo per Read Eat Dream, e viene definito dall’azienda stessa un “bistrot moderno”. Il primo store è stato aperto a Milano in piazza Gae Aulenti, dove ad accogliere il cliente-lettore, c’è un vero e proprio ristorante, i cui tavoli sono disposti nel grande open space che accoglie i libri, e sono seguiti altri punti vendita in viale Sabotino e nei centri commerciali CityLife (nel quartiere Portello) e Scalo Milano (a Locate Triulzi, poco fuori Milano).

L’apertura di questi nuovi store è inquadrata nel progetto più grande di Feltrinelli di inserire all’interno del mondo editoriale un componente di food, inteso come cultura enogastronomica e fattore di convivialità, tanto che è anche nato il canale televisivo di Feltrinelli La Effe, con una grande attenzione ai programmi dedicati alla cucina.

Con questa scelta il gruppo Feltrinelli ha voluto sicuramente inserirsi in una fascia di mercato in continua crescita, sia economica che di interesse pubblico, come quella culinaria ed alimentare ma, al contempo, riesce ad offrire al cliente una esperienza unica, riproponendo il connubio tra cibo e letteratura, che fin dai simposi antichi è sempre stato vincente e, oggigiorno, sempre più attraente.


FONTI
Fonte 1

 

 

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