Prendi due icone dello street-style dall’estro creativo, mettile insieme, ne verrà fuori The Attico.
Gilda Ambrosio, 25 anni, e Giorgia Tordini, 30, entrambe laureate in Fashion Design (la prima all’Istituto Marangoni e la seconda presso lo IED di Milano), hanno lanciato per la prima volta nel febbraio 2016 il proprio marchio.
Per la creazione delle collezioni di Attico, le designer hanno unito i loro punti di forza: la creatività stravagante di Gilda, contenuta e ridimensionata dalla parte più “rigida” e femminile di Giorgia.
«Io amo lavorare sui fit e sulle silhouette, mentre Giorgia preferisce curare la direzione creativa e rappresenta la parte più femminile. Collaborare insieme è stato molto importante in quanto ci siamo bilanciate a vicenda: io avrei esagerato mentre Giorgia sarebbe stata molto più controllata» rivela Gilda a NSS Magazine.
Lo stile del brand è orientato verso profili morbidi, stoffe sontuose e dettagli vintage, arricchiti con pizzi, seta e rasi, che sono gli elementi chiave per la sensualità e la femminilità di questi abiti. Il capo di punta è la robe de chambre: i vestiti ricordano vestaglie, camicie da notte e pajamas. Ovviamente sono interpretati in maniera innovativa, adattati per la luce del giorno o per quella artificiale degli interni di locali (molti sono abiti da cocktail o da party), quindi tra i tessuti compaiono velluti, pizzi, camosci, acetati, sete lucide e brillanti, shantung e ciniglia, spesso ricoperti di paillettes.
I colori non sono mai spenti e non abbiamo quasi mai tinte unite, anzi spesso le designer si sbizzarriscono con color block degni di nota, accostando colori come porpora, rosso, verde acqua, viola e fucsia. Non mancano gli accessori a decorare il tutto: grandi spille barocche, perle, strass, paillettes e diamanti.
Gilda e Giorgia puntano tutto sulla sensualità e sulla femminilità, giocando con le trasparenze, scoprendo una o entrambe le spalle, creando dei decolleté semplici ma intriganti e con un forte appeal: gli abiti paiono adagiarsi delicatamente e accarezzare i corpi delle donne che li indossano.
The Attico è minimal, eclettico, bizzarro e soprattutto senza tempo. Senza tempo perché, nonostante le silhouettes ricordino le donne degli anni ’30 del Novecento e rimandino ai vecchi saloni newyorkesi dei tempi (da questi, infatti, prende il nome il brand), esse sono rivisitate in chiave moderna, trasformando l’antiquato in contemporaneo.
«Il concetto di Attico parte da una storia di interior, dall’idea di una donna che sta in un appartamento, vestita con la sua vestaglia da camera super chic. Non sono abiti da portare solo di sera: ognuno può indossarli un po’ come vuole, anche sdrammatizzandoli. È un prodotto trasversale», dice Giorgia in un’intervista per Vanity Fair.
Nonostante sia un brand nato da poco, lo street-style è stato già contagiato: osservando gli scatti di street-style delle fashion week, troviamo influencer e ragazze che indossano camicette in velluto, abbinate a dei semplici e contemporanei pantaloni in denim, sabot in raso con tacco medio e perle a decorazione abbinati a bomber verde militare. Insomma, Gilda e Giorgia hanno saputo influenzare agendo dall’interno il modo di vestire di tutti i giorni delle appassionate di moda.
Non è un caso che sin da subito Attico sia approdato sui maggiori siti di vendita prêt-à–porter, come Net-a-porter – con il quale a dicembre 2016 ha lanciato una capsule collection – Luisaviaroma e Mytheresa e una recente collaborazione con Matchesfashion.com. In poco più di un anno il brand ha ottenuto un enorme successo: artiste e star del calibro di Katy Perry, Dua Lipa, la top model Rosie Huntigton Witheley hanno indossato pubblicamente i loro vestiti, così come questi sono stati scelti per diversi editoriali sulle più importanti riviste di moda.
Le due designer sono state inoltre inserite dal The Business of Fashion nel BoF 500, la lista delle 500 persone più influenti all’interno dell’industria della moda.
Attico ridefinisce così il vestirsi in modo elegante, mischiando stili, colori e tessuti, rendendolo poi un modo di vestirsi non solo per le grandi occasioni, ma per la vita di tutti i giorni.