Crema in visibilio per Guadagnino e il suo Call me by your name

Il multisala cittadino Portanova ha registrato ieri, 29 gennaio, il tutto esaurito per Luca Guadagnino e il suo acclamatissimo film. Una delle cinque sale ha infatti ospitato il regista e i due attori protagonisti per un breve intervento, ma l’alta richiesta ha costretto il cinema ad allargare la proiezione anche alle altre sale.

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, ha aperto la serata sottolineando l’orgoglio, l’emozione e la riconoscenza a nome di tutto il territorio cremasco coinvolto nelle riprese del film. Turisti da tutto il mondo si sono già messi in contatto con l’ufficio stampa del comune chiedendo di poter visitare Crema, villa Albergoni a Moscazzano, il castello visconteo a Pandino e tutta la campagna cremasca. Successivamente l’assessore Matteo Piloni ha consegnato al regista e agli attori un piccolo omaggio raffigurante i monumenti simbolo della città di Crema, come ringraziamento per il lustro dato al territorio.

“Ho scelto Crema per la sua tranquillità” afferma Guadagnino nell’intervista. Si potrebbe dire che la città cremasca sia un moderno locus amoenus, dunque. Il film in effetti trasmette questa serenità data dalla vita oziosa in una villa di campagna durante la calura estiva. “Il momento più divertente è stato suonare il pianoforte nonostante non ne fossi capace” dice ridendo Timothée Chalamet, candidato all’oscar come miglior attore protagonista. “Ho preso lezioni dal maestro Roberto Solci (anch’egli cremasco, ndr), ed è stato per me un grande onore” aggiunge poi. La trama è scandita infatti da molti momenti in cui il giovane Elio delizia i presenti suonando il pianoforte, soprattutto Bach.

“Il momento più importante è quando il film diventa di chi lo vede” risponde poi Guadagnino quando gli si chiede se tutto questo successo possa togliere il film al suo creatore. “Mai avrei pensato che il mio lavoro potesse essere proiettato in un cinema in cui io stesso vengo spesso” conclude. Guadagnino ha infatti residenza a Crema ed è proprio camminando per la città che si è fatta strada in lui l’idea di ambientarvi il suo lungometraggio.

Tra scrosci di applausi i tre si congedano dalla sala per concedere anche un breve saluto nelle altre quattro. Un successo sotto tutti i punti di vista: un film che è riuscito a mantenere il suo intento autoriale pur sotto la produzione di una major, un regista sconosciuto in Italia che è riuscito a solcare il cielo hollywoodiano. Attendiamo ora la serata degli oscar sperando di vederne la meritata consacrazione.

FONTI

Wikipedia

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