POLIEDRICITA’ IN HARRY POTTER: QUANDO LA ROWLING PARLA DI BULLISMO

L’editoria per ragazzi non è solo puro divertissement ma spesso diventa un veicolo di messaggi chiari ed importanti per la crescita e la formazione di bambini e giovani ragazzi, tanto che in molti casi editoriali proprio una certa tipologia di tematiche è la spina dorsale della trama dei romanzi.

Ci sono anche libri che non fanno della problematica in questione la parte determinante della trama, ma in modalità più o meno evidenti trattano tematiche rilevanti, come il bullismo. È il caso, ad esempio, della saga di Harry Potter, in cui la Rowling inserisce in diverse dinamiche tra i personaggi questo problema. Non bisogna dimenticare, infatti, che nonostante i sette libri abbiano avuto un successo di lettori di ogni fascia d’età, la scrittrice aveva inizialmente indirizzato i libri ad un pubblico di ragazzi (basti ricordare come i primi tre volumi sono corredati da illustrazioni) e, quindi, la scelta di parlare di determinate dinamiche era un chiaro messaggio per i suoi giovani lettori.

Il bullismo viene introdotto fin dai primi capitoli del primo libro, all’interno dei quali viene descritto il rapporto tra Harry e il cugino Dudley, quest’ultimo perennemente in conflitto e in competizione con il piccolo protagonista, al quale non manca mai di riservare trattamenti e scherzi poco piacevoli, dal maltrattamento fisico a insulti verbali. La Rowling, però, riesce a capovolgere la dinamica, e il bullo risulta un perdente agli occhi dei giovani lettori. Il fatto stesso che fin dalle prime pagine Dudley sembra essere un bambinone viziato da genitori non troppo scrupolosi viene riconfermato dall’andamento della trama: Harry da vittima innocente di una situazione familiare ingiusta,

Il giovane Piton, vittima di bullismo da parte di James Potter

diventa un piccolo mago pieno di coraggio, il che dimostra al lettore come dalle situazioni di difficoltà ci si possa sempre riscattare. Questo emerge anche dai discorsi iniziali di Vernon Dursley sul quanto la diversità lo disgusti e come sia fiero di essere un uomo del tutto normale; sarà invece proprio la specialità di Harry, dovuta alla magia, a causa della quale era stato sempre preso in giro e additato dal cugino, che lo riscatterà e diventerà il suo punto di forza e il fulcro della sua vita. In questo aspetto il messaggio della scrittrice ai suoi lettori è ben chiaro: le peculiarità di ognuno non devono essere un motivo di vergogna ma, al contrario, devono essere il motore della vita di ciascun individuo.

Mirtilla Malcontenta, costantemente derisa dagli studenti di Hogwarts

Oltre a questo caso, la saga è costellata da altri episodi di bullismo come, ad esempio, la gioventù di Severus Piton, continuamente turbata dalle azioni deplorevoli di James Potter e Sirius Black, rispettivamente padre e padrino del protagonista, dei quali si scoprono le inclinazioni meno positive. In questo caso la scrittrice vuole evidenziare come personaggi stimanti e ritenuti positivi possano avere dei lati caratteriali insolenti. O, ancora, la storia della povera Mirtilla Malcontenta, da tutti derisa e mai capita, finché Harry non scopre che la sua malinconia è dovuta dalla malvagità di Voldemort che provocò la sua morte. In quest’ultimo caso la tematica del bullismo viene declinata nel suggerire un comportamento di attenzione e comprensione e non di derisione verso coloro che risultano indifesi. Anche il personaggio di Luna Lovegood viene spesso presa di mira dai suoi compagni per il suo atteggiamento stralunato e disincantato tanto che le viene affibbiato il soprannome “Lunatica Lovegood”, ma è proprio lei, alla fine della saga, a rivelarsi uno dei personaggi chiave dell’intera vicenda grazie proprio al suo carattere allo stesso tempo stralunato e decisamente intuitivo.

La Rowling affronta in diverse modalità e declinazioni questa tematica sociale giovanile, inserendola in punti precisi della trama e delle vite dei personaggi, regalando al lettore un messaggio del tutto positivo di riscatto e valorizzazione della proprie inclinazioni personali.


FONTI
J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Andriano Salani Editore s.r.l., Firenze.
J.K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, Andriano Salani Editore s.r.l., Firenze.

J.K. Rowling, Harry Potter e i doni della morte, Andriano Salani Editore s.r.l., Firenze.


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