READING TIPS: Fiori sopra l’inferno – il promettente esordio letterario di Ilaria Tuti

Reading Tips è il nuovo format di consigli letterari de Lo Sbuffo. Propone recensioni, stroncature, nuove uscite e autori emergenti.

Ilaria Tuti, nata nel 1976 a Gemona del Friuli (Udine), ha tutte le carte in regola per essere la nuova promessa del thriller italiano. Con il suo primo romanzo, Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi e disponibile in libreria dal 4 gennaio sta conquistando un po’ tutti.

Fiori sopra l’inferno ha avuto un enorme successo alla fiera del libro di Francoforte, aggiudicandosi parecchi acquisti da parte degli editori stranieri.

Fiori sopra l’inferno, Ilaria Tuti, Longanesi, 2018.

Si tratta di un thriller ben strutturato, dal ritmo serrato ma non angosciante. La protagonista principale è una donna: non si tratta di un personaggio rarefatto e senza spessore, ideato con il solo scopo di tirare le fila delle deduzioni avute dai suoi colleghi uomini. Teresa Battaglia – nomen omen – è una vera guerriera: non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno da una malattia che minaccia di mettere in serio pericolo la sua professione e la sua persona. Il commissario è una donna di sessant’anni, che alla prima impressione può apparire burbera e scontrosa, ma con cui poi è impossibile non entrare in empatia. La vita non è stata clemente con lei, ma ha sempre saputo rialzarsi senza perdere il suo lato più tenero e umano.

Di seguito si riporta l’incipit del romanzo:

Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.

Le fila del romanzo si dipanano tra montagne innevate e un paesaggio – quello a cavallo tra Austria e Friuli – che conserva molta della sua forza e del suo fascino primitivo. Tra le sue foreste si muove un killer, che con passo silenzioso compie omicidi secondo uno schema estremamente complesso che la polizia dovrà tentare di decifrare. L’impresa si rivelerà più difficile del previsto, anche a causa di un elemento a sorpresa che nessuno, nemmeno Teresa Battaglia, si sarebbe mai aspettato.

In generale si tratta di un romanzo ben scritto e ben pensato, consigliato agli amanti del genere e anche a chi non ci è particolarmente affezionato: lo stile scorrevole e la capacità dell’autrice di creare suspense ne determinano la buona riuscita.

FONTI
Fiori sopra l’inferno, Ilaria Tuti. Longanesi, 2017.

CREDITS
Copertina by Lo Sbuffo
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