La saga di Harry Potter ha accompagnato l’infanzia e l’adolescenza di milioni di lettori e spettatori, stimolandone spesso la creatività con fanfictions, fan art e persino esperienze teatrali ispirate all’universo di Hogwarts.
A Catania nel 2016 nasce PotterStage, piccola compagnia fondata non da professionisti del teatro ma da una comunità di appassionati in seguito a un raduno organizzato su Facebook, e ampliatasi pian piano grazie a casting e passaparola.
A maggio 2017 è andato in scena il primo spettacolo: un adattamento personale di Harry Potter e la Pietra filosofale, che il fondatore e produttore Giuseppe Nicolosi aveva messo in scena in una piccola recita scolastica e aveva sempre sognato di allestire in grande. Grazie al semplice passaparola il progetto comincia ad avere risonanza e i ragazzi di PotterStage vengono ospitati in vari teatri e invitati a eventi promozionali a Catania e provincia.
Dopo la realizzazione di un singolo spettacolo matura poi l’idea di darsi una struttura più solida e costituire una comunità sotto la direzione di Giuseppe Nicolosi, Gabriele Di Bella e Manuel Giunta.
Il gruppo comincia ad allestire un’altra rappresentazione basata su Harry Potter e la Camera dei segreti, ma non solo. Mette in scena brevi sceneggiature originali scritte dal fondatore, tra cui uno tratto dallo spinoff Animali fantastici. PotterStage ambisce a un’espansione dell’universo di Harry Potter: tutti gli spettacoli, originali e non, mescolano personaggi della Rowling con personaggi inediti traendo ispirazione dai film, dai libri e da tutti i media in cui la saga si è espansa, fanart comprese.
Potterstage è una comunità ben organizzata in cui le attitudini dei singoli membri vengono valorizzate dalla divisione dei ruoli. Gli attori/fondatori hanno formato un direttivo occupandosi di regia, aspetti organizzativi, promozione, e il gruppo ha continuato a specializzarsi cercando figure specifiche: attori, costumisti, scenografi, truccatori. Ma il punto di forza è il confronto continuo tra tutti i membri della comunità, in cui ognuno può dare il proprio contributo alla visione generale pur mantenendo la propria specificità.
I costumi di Anna Politini, le scenografie di Barbara Vaccalluzzo e Enrico Festa e il trucco di Bianca Matteucci sono certamente frutto della creatività e di ricerche personali, ma si modellano in base alla visione dell’attore, del produttore, del regista. La necessità di essere fedeli ai film e ai libri, dando un tocco personale, al tempo stesso costituisce sicuramente una grande sfida per questi giovani teatranti. La comunità di PotterStage vuole dar vita a qualcosa di diverso, riproporre storia e messaggio della saga in modo fresco e innovativo.
L’originalità di PotterStage sta soprattutto nel portare nei teatri catanesi una vera e propria saga, un unico universo in cui i personaggi ricompaiono sempre. Qualcosa che siamo abituati a vedere forse al cinema o nelle serie tv, ma non a teatro.
E l’universo continuerà ad espandersi: tra i progetti futuri l’antologia “Fiabe del mago”, cinque storie collegate da un narratore. Antologia di storie originali PotterStage che intratterrà gli spettatori nell’attesa della Camera dei segreti, grande spettacolo finale previsto per giugno per la regia di Federico Foti.