Il primo è sognante, enigmatico,
Parla poco
Un altro farebbe di tutto per rinascere
Poi c’è quello che spiega
Il fuoco con il fuoco
Un altro è melodrammatico,
Si arrende alla tenacia
D’un altro che non concede una piega
Uno si sente in carcere
E vive dei rintocchi
Del penultimo che bacia
Mille occhi coi suoi occhi.
Ho solcato un obelisco nell’aria
Di lastre affastellato:
Di marmo, granito levigato,
Di porfido, di quarzo ed arenaria.
Infiniti volti – nel mio volto
Ho tracciato;
Infiniti ho colto
Fiori che ogni petalo era un prato.
E allora come riesce, questo viaggio,
A starmi corto?
Più vecchio, non più saggio
Il mio cuore ad ogni porto.
Ma mi assilla, finché annego,
La ricerca del mio ultimo alter ego.
Poesia di Daniel Chiasso