Come ogni anno, dal 2007, si ripropone anche per questo Natale il consueto appuntamento con l’arte a Palazzo Marino. In questa occasione, è un capolavoro di Tiziano (Pieve di Cadore, 1480 – Venezia, 1576) l’opera scelta per essere esposta nel salone d’onore dell’edificio, ossia Sala Alessi.
Questa sala deve il suo nome all’architetto che progettò l’intero palazzo nel 1558: Galeazzo Alessi.
Al suo interno, sotto il cornicione, si trovano dodici affreschi raffiguranti le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio. Al di sopra dei portali, impossibile non notare i due grandi busti di Marte e Minerva, mentre alcuni bassorilievi narranti storie mitologiche completano le pareti della sala. Il prestigio dell’ambiente è sottolineato dalla grande cupola e dalle relative decorazioni, nonostante sia una ricostruzione realizzata a seguito dei bombardamenti del 1943.
La maestosa pala d’altare Sacra conversazione è anche identificabile con il nome di Pala Gozzi, dal nome del mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi che decise di investire parte dei suoi guadagni nell’abbellimento dell’antica chiesa locale di San Francesco ad Alto ad Ancona e commissionò l’opera proprio a Tiziano, che la concluse nel 1520.
Nel 1863, la chiesa che ospitava l’opera, cambiò funzione e divenne un ospedale militare, così la pala d’altare nel 1884 fu trasferita nell’attuale sede della Pinacoteca civica Francesco Podesti di Ancona.
La scelta della Sacra conversazione da parte del Comune di Milano è dovuta, oltre all’evidente prestigio della pala e dell’artista che l’ha creata, anche a testimoniare il legame tra le due città di Milano e Ancona. Lo scopo di questo legame è quello di evidenziare l’importante ruolo che riveste la città marchigiana in ambito di raccolta, conservazione e valorizzazione di opere d’arte soprattutto in luoghi colpiti da terremoti nelle zone adiacenti.
Nella tavola si staglia la Vergine Maria in apparizione, che regge il Bambino in mano circondata da tre angeli. In basso si trovano San Francesco d’Assisi e il vescovo San Biagio, protettore della città dalmata, che indica al committente, in ginocchio davanti a lui, la Madonna in cielo. Al centro dell’opera risalta, sul fondo dorato, un tronco spezzato, da cui emerge un ramo di fico. Nell’ambientazione scenica sono ben riconoscibili il bacino di San Marco, Palazzo Ducale e l’annesso campanile.
A seguito del trasferimento dell’opera a Palazzo Marino, si procedette all’allestimento, lavoro curato dall’architetto Corrado Anselmi. La Sacra conversazione venne posta nella sala in modo che si possa fruire al meglio della stessa; infatti, il visitatore, avrà modo di ammirare sia il fronte che il retro della pala, dove sono presenti schizzi a matita dell’artista illustranti varie teste, tra cui si sostiene possa esserci anche quella che portò poi all’esecuzione del Bambino.
L’impianto di illuminazione, fondamentale per rendere al meglio i contrasti cromatici dell’opera, è stato curato dall’architetto Francesco Murano che, tramite la scelta di utilizzare la luce miscelata, ossia una composizione omogenea di luci calde e fredde, riesce a valorizzare perefettamente la brillantezza dei colori.
L’intera mostra è curata da Stefano Zuffi e promossa dal Comune di Milano e Intesa Sanpaolo, ed è possibile grazie anche al supporto di Rinascente e al coordinamento generale dell’iniziativa di Palazzo Reale in collaborazione con la Pinacoteca Civica di Ancona e le Gallerie d’Italia.
La Sala Alessi è aperta alla visita dal 5 dicembre fino al 14 gennaio 2018 ad ingresso libero e grazie alla cooperazione di storici dell’arte, coordinati da Civita, i visitatori potranno fruire anche della guida gratuita del percorso espositivo.