Star Wars: Gli Ultimi Jedi, magnifico punto d’incontro tra passato e futuro della saga

Dal 13 dicembre è nelle sale italiane Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo episodio della saga galattica creata da George Lucas e secondo della nuova trilogia avviata nel 2015 da Episodio VII – Il Risveglio della Forza. Trilogia strutturata intorno ad un conflitto simile a quello originale tra l’Impero galattico e l’Alleanza Ribelle: lo scontro tra il Primo Ordine, sorto dalle rovine dello stesso Impero sotto la guida del leader Snoke, e la Resistenza fondata dalla principessa Leia Organa.

Gli Ultimi Jedi sviluppa gli eventi dell’episodio precedente strutturandosi in due storyline parallele e ugualmente appassionanti.

Mentre l’ex stormtrooper Finn (John Boyega) e il (troppo) audace pilota Poe Dameron (Oscar Isaac) continuano a militare nella Resistenza tra avventure esterne e scontri interni, ritroviamo la giovane Rey (Daisy Ridley) dove l’avevamo lasciata alla fine del film precedente: ad Ach-To, l’isola su cui Luke Skywalker si è volontariamente esiliato dopo il cattivo esito dell’addestramento Jedi del nipote Kylo Ren, figlio degenere di Leia e Han Solo.

In Gli Ultimi Jedi il regista Rian Johnson, che subentra a J.J. Abrams, riesce a creare un perfetto equilibrio tra battaglie spaziali e esplosioni mozzafiato e toni più intimi e profondi.

 

Perno e punto di forza del film è poi l’armonia tra personaggi vecchi e eroi nuovi. Centrale è l’atteso ritorno di Luke Skywalker, eroe indiscusso di tutta la saga apparso per pochi secondi alla fine di Episodio VII. Ritroviamo un anziano Luke burbero e scontroso nei confronti dell’aspirante Jedi Rey, desiderosa di esplorare la sua misteriosa connessione con la Forza. Rey è un’allieva inesperta con un grande potenziale e un desiderio ostinato di apprendere, Luke è un guerriero disilluso, segnato dalla delusione e dalla solitudine. Proprio questa dinamica conflittuale tra l’eroe della prima trilogia e la protagonista della nuova è il centro di una trama intricata, sintesi e punto d’incontro tra il passato e il futuro della saga.

 

Cruciale e intrigante è anche il rapporto tra Rey e Kylo, che in questo film sviluppano un’inedita “connessione”. Nella loro interazione si rivela la complessità di entrambi e i confini tra bene e male rischiano di sfumare. Kylo Ren, interpretato da Adam Driver, ricorda il nonno Anakin/Darth Vader nella sua indecisa tendenza al lato oscuro della Forza, ma non è un banale antagonista, e certi momenti sembrano suggerire un’ulteriore evoluzione futura.

Tanti sono i motivi per cui Gli Ultimi Jedi è un film importantissimo per la saga: da sottolineare la performance straordinaria di Mark Hamill tornato nei panni di Luke dopo più di trent’anni, e l’ultima apparizione di Carrie Fisher nei panni dell’amatissima principessa Leia.

La saga di Star Wars è una fiaba ambientata nello spazio, una storia della lotta tra bene e male, di eroi e antieroi tormentati e della loro evoluzione. Una saga che ora beneficia di storie più complesse e dei progressi della tecnologia, restituendo al tempo stesso l’atmosfera dei film originali e continuando ad appassionare fan vecchi e nuovi di tutte le generazioni.

 

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