Le luminarie si sono accese, diffondendo luce anche negli angoli più bui; Michael Bublé & Co. risuonano come sottofondo nei negozi; cioccolata e tè, biscotti e dolcetti sono un must per i più golosi e i più freddolosi; alberi, addobbi, vischio, Stelle di Natale e pacchetti decorano ogni dove, e le persone si destreggiano tra sacchetti e regali perfetti; in alcune zone, la neve è già arrivata e ha imbiancato strade e paesaggi rendendoli invernali cartoline, urbane e non. È ufficiale: Natale è arrivato. E con lui il consueto schieramento in squadre pro e, soprattutto, contro: dov’è finito il lato religioso e liturgico? E tutto il marketing e il consumismo che lo dominano? E la solitudine che affligge alcuni durante le feste? E i più poveri?
Quante volte vi siete sentiti dire che siete ormai gli unici, gli ultimi superstiti di una festività sopravvalutata e definitivamente consumistica, a sentire ancora lo spirito del Natale? Ecco, noi ora vorremmo rivelarvi un aspetto che, sicuramente, vi sembrerà banale: in realtà, il Natale è un po’ uno stato d’animo. È una di quelle disposizioni umane che alcuni sentono tutto l’anno – anche se sì, talvolta il mondo è avverso e pieno di ostacoli, tanto da farci pensare “Ma chi ce lo fa fare?!” – e che, a Dicembre, cresce esponenzialmente. Questo perché c’è qualcosa che cambia, e non riguarda solo l’atmosfera: le persone. Le gran parte delle persone, a Dicembre, con il Natale dietro l’angolo a far risuonare tintinnii di campanelle, tendono a darsi più amore. Anche senza rendersene conto, anche se il Natale, loro, affermano e ripetono e si convincono di non sentirlo affatto. Ci provano. Si danno seconde possibilità, pensano che sia più facile perdonare, tentano di passare più tempo insieme, “si fanno un pensiero”. È un’immagine minuscola, eppure così bella e densa di significato: non si parla di regalini o presentini, ma di un vero e proprio piccolo pensiero in cui si ammette implicitamente che “non ho potuto fare a meno di pensare a te”. Buffo, no? Le persone credono di essere più buone, senza in realtà comprendere che quella bontà c’è sempre, tutto l’anno, senza scuse.
È questo che sentiamo, è questo che ci piace: nonostante tutto, il periodo natalizio ci ricorda che c’è sempre, instancabilmente, umanamente speranza.
Quindi noi, per questo Natale, abbiamo deciso di scrivere qualche riga che metta in pausa per un attimo le nostre tematiche e che accenda invece tutte le luci sugli alberi, creando giochi di colore con nastri, palline ed addobbi. Che stiate guardando un classico film di Natale, leggendo un libro, spacchettando regali o preparando delizie con in sottofondo una playlist natalizia, noi vi auguriamo semplicemente il meglio. Vi auguriamo di capire i vostri errori e di perdonare quelli altrui. Vi auguriamo di stringervi un po’ di più. Vi auguriamo di riscoprire le gioie di stare seduti attorno a un tavolo a condividere esperienze, malinconie e nuovi propositi. Vi auguriamo di ritrovare i vostri passi per tornare da qualcuno, per iniziare un nuovo viaggio o per indirizzarvi verso un glorioso futuro. Vi auguriamo di mantenere la forza di andare avanti nei momenti più bui e il coraggio di non mollare mai. Vi auguriamo di comprendere le vostre fortune per cambiare prospettiva e fare un gesto d’aiuto verso coloro che, invece, non ne hanno. Vi auguriamo di capire il vostro valore, prima che sia troppo tardi. Vi auguriamo di mangiare qualsiasi pietanza del pranzo, del cenone e degli avanzi senza prendere neanche un grammo, e, soprattutto, vi auguriamo di trovare qualcuno – un amico, un amore, un familiare – con cui scambiare una risata, un abbraccio e un bicchiere di vino. Vi auguriamo di sentire di nuovo quella magia del Natale che anche il Grinch ha amato e ritrovato.
Have yourself a merry little Christmas, oggi e ogni anno a venire.
[one_last] FONTI
- christmas-day.org
- reference.com
- history.com [/one_half]