Nonostante si sia ritirata dalle scene nel lontano 1971 e non si sia più parlato di lei per oltre 45 anni, la sua voce rimane un cult per tutti gli appassionati di musica soul e di rhythm and blues.
Stiamo parlando di Jackie Shane, una cantante nera, nata a Nashville, in Tennessee, nel maggio 1940. La sua carriera comincia all’inizio degli anni ’60 quando decide di trasferirsi in Canada e una sera, quasi per caso, all’Esquire Show Bar di Montreal viene invitata sul palco dove si sta esibendo Franck Motley con la sua band.
È l’inizio di tutto. Per circa dieci anni, Jackie Shane solca i palchi di tutto il Canada ottenendo un ampio successo, principalmente nelle città di Montreal e Toronto. Tra le sue hit di maggior successo è possibile citare Money (that’s all I want), realizzata nel 1962, Any other way e Stand up straight and tall.
La voce calda e appassionata della cantante statunitense diventa ben presto una colonna portante della musica soul, anche se non al livello di artiste come Etta James o Ella Fitzgerald, le quali senza dubbio riscuotono maggior successo e raggiungono una fama internazionale.
Ma Jackie Shane si fa notare, e riesce a ritagliarsi il suo spazio all’interno del mercato musicale americano.
Il nome di Shane è però legato anche ad un altro fatto, e l’interesse che la sua biografia sta riscuotendo in questi ultimi anni è senza dubbio figlio di questa tematica: Jackie Shane è una transgender nera.
La sua identificazione sessuale è sempre stata ambigua ed ha portato ad ampie discussioni tra i critici musicali. In particolare, questo è legato al periodo in cui lei opera e ha luogo la sua carriera, tant’è che la legislazione canadese non prevede una legge sulla discriminazione sessuale almeno fino al 1969.
Jackie Shane non si è mai espressa e non ha voluto entrare nei dettagli della discussione. Rimane il fatto che la sua voce, intrigante e soul, è ormai un elemento importante dello storico rhythm and blues.