Ti aspetto,
sotto la tua finestra.
Sono accanto al tuo portone.
Hai chiesto se ti aspetto,
e allora sto aspettando.
E intanto il cuore batte,
le ginocchia tremano
e non ho le farfalle dello stomaco,
ho i vuoti cosmici!
Enormi buchi neri
che si contorcono dietro al mio addome.
Ti aspetto.
Cinque, interminabili, minuti
ci separano.
Conto i secondi.
Vuoti cosmici, sì,
uno inghiotte l’altro.
Da un momento all’altro
aprirai la porta
e io dovrò fare appello a tutte le mie forze
per non baciarti fino in fondo,
per non baciarti e basta.
La porta si apre,
vedo i tuoi occhi.
Vuoti cosmici.
Credits