Si avvicina il Natale: è tempo di repackaging

Il periodo natalizio si avvicina, portando con sé alberi di Natale, canzoncine e luminarie, ma soprattutto la famigerata ansia da regali. Molti artisti, per contribuire alla risoluzione di questa piaga stagionale, decidono di approfittarne per pubblicare un album. Un bell’album nuovo, frutto di un lungo lavoro creativo che li ha tenuti impegnati mesi alla preparazione dell’ultima fatica. Cosa succede invece se l’artista in questione nell’ultimo periodo è stato troppo impegnato per creare qualcosa di nuovo? Poco importa, c’è il repackaging.

Il repackaging è un’operazione che consiste nel ripubblicare, a distanza di tempo, lo stesso album con l’aggiunta di materiale inedito, come nuove tracce o qualche contenuto speciale. In Italia il fenomeno è molto diffuso soprattutto in due periodi dell’anno: Natale e Sanremo.

Concentriamoci sul primo. I repackaging sono un must natalizio quasi quanto i dischi di Michael Bublè o le raccolte dei live. Sarà che aumenta la spesa dei consumatori, che le persone vagano di più tra gli scaffali dei negozi in cerca di regali e stanno più attenti alle uscite musicali, ripubblicare un disco a ridosso delle feste sembra essere una strategia comune a molti. Tra i principali obiettivi quello di rilanciare un progetto che non ha soddisfatto le aspettative iniziali o semplicemente aumentare un po’ le vendite, intercettando quella parte di pubblico che ancora non ha acquistato la prima versione. Ecco alcuni esempi in arrivo per quest’anno, limitandoci agli artisti italiani.

Il 27 ottobre è uscito Il secondo cuore (New Edition), repackaging dell’album sanremese che ha fatto scoprire a molti la bravura e la raffinatezza di Paola Turci, contenente tre tracce inedite. Il 10 novembre è stato invece il turno di Ermal Meta, con Vietato Morire Deluxe Edition, anche questo album di origine sanremese, che nella sua nuova veste presenta delle versioni alternative di alcuni singoli (Vietato morire, Voodoo Love, Amara Terra mia), 6 tracce live e un booklet fotografico del tour. Altro reduce del Festival a pubblicare un repackaging è Michele Bravi, con il suo Anime di Carta che vedrà aggiunte 4 Nuove pagine sotto forma di brani inediti.

A fine novembre si passa a Comunisti col rolex di Fedez e J-Ax, anticipato dal nuovo singolo Sconosciuti da una vita. Sotto l’albero sarà infine possibile (ri)trovare Laura Pausini con Laura Xmas Deluxe, con i brani natalizi già presenti nell’album pubblicato nel 2016, ma nella doppia versione inglese e spagnola, con l’aggiunta di un dvd con l’inedito Xmas show.

Ce n’è bisogno?

Sebbene ogni piattaforma digitale permetta teoricamente di acquistare separatamente le singole tracce, senza obbligare gli ascoltatori a riacquistare l’intero album, di fatto la tendenza sembra essere quella di incoraggiare al riacquisto, sfruttando eventi come firmacopie o aggiungendo materiale esclusivo non acquistabile separatamente, come ad esempio dvd con contenuti speciali.

Senza dubbio una strategia efficace, finché dura, ma non c’è il rischio che alla lunga diventi controproducente, portando a un circolo vizioso? A quanto pare affrettarsi a comprare un disco, se nel giro di qualche mese ne verrà pubblicata una nuova versione, arricchita di contenuto, sembra non essere più una scelta vincente. Questo potrebbe portare il pubblico a rallentare i tempi di acquisto nell’attesa della versione definitiva, diminuendo ulteriormente le vendite e rendendo l’operazione del repackaging ancora più necessaria per aumentarle.

In un periodo in cui l’originalità musicale è già sufficientemente compromessa, abbiamo davvero bisogno di aumentare l’offerta di contenuti precotti?

 


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