E’ sempre il mare

Annaspava nei flutti
su quella seta malsana
corrosa da lacrime di fiele

negli occhi scavati la fossa
per quel corpo morto e decomposto
in guerra per la propria pace

Animo prostrato e sommerso
anelano i polmoni l’aria del male
lineamenti macilenti in frantumi

Sei tu, Oh mia Salvezza?
Come Sisifo astuta
la morte la ingannò

 

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