Tante bandiere, tante voci, tanta gente. Questi gli ingredienti che hanno riempito nella mattina del 9 dicembre il lungolago Mafalda di Savoia a Como.
Organizzata dal Partito Democratico, la manifestazione ha visto la partecipazione 10.000 persone (secondo l’organizzazione) scese in piazza per manifestare contro ogni forma di fascismo e intolleranza, in seguito all’irruzione di un gruppo di skinhead nella sede dell’associazione “Como senza frontiere” avvenuta lo scorso 28 novembre.
In piazza, tra la gente, erano presenti il segretario del PD Matteo Renzi, la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e molti ministri, tra cui il ministro della Giustizia Andrea Orlando, della Difesa Roberta Pinotti e delle infrastrutture Graziano Delrio, noto soprattutto per aver condotto una forte battaglia a favore dell’approvazione della legge sullo ius soli.
A parlare dal palco sono stati 10 giovani, attivi nel campo dell’associazionismo e del volontariato, l’ultimo intervento è stato quello di Daniele Piervincenzi, giornalista Rai della trasmissione Nemo – Nessuno escluso, diventato tristemente noto in seguito ad una aggressione subita da lui e dal suo cameraman alcune settimane fa a Ostia, sullo sfondo delle elezioni per il decimo Municipio capitolino, vinto poi dalla esponente del M5S.
Grande assente della giornata è stato il Movimento Cinque Stelle, con il suo leader, Luigi di Maio che ha fatto sapere che il movimento è si una forza politica antifascista, ma che il PD aveva strumentalizzato la manifestazione comasca rendendo impossibile ogni forma di partecipazione. La contro manifestazione organizzata dal gruppo politico di estrema destra Forza Nuova, precedentemente prevista in contemporanea alla manifestazione PD e poi vietata dalla questura, si è svolta invece sotto forma di conferenza stampa in un hotel cittadino.
Questa manifestazione ha mostrato la concreta unità della sinistra su alcuni temi cruciali della vita repubblicana del nostro paese. Nella piazza infatti sono sventolate insieme le bandiere di tutti i partiti di sinistra, principali e non, presenti nel panorama nazionale partendo da quelle del Partito Democratico (per ovvi motivi le più numerose) passando per quelle di Possibile e Articolo Uno per arrivare a quelle del PCI e di Rifondazione Comunista.
Questa manifestazione sarebbe potuta essere un ottima rampa di lancio per far decollare all’interno dell’area politica del centro sinistra un nuovo dialogo, basato principalmente sui contenuti e sui temi tradizionalmente più vicini a questa area politica ma, molto più probabilmente si rivelerà come una una risposta forte ma momentanea ad un problema, quello del riemergere di forze squadriste e neofasciste, troppo spesso sottovalutato proprio dalla stessa sinistra.
Immagini dell’autrice