Venerdì 3 novembre 2017, ore 9:10, una giornata al Lucca Comics & Games.
Nonostante siano solo le ore 9 di mattina, c’è una folla abbastanza energica che freme per poter entrare nella città poiché tra l’1 e il 5 novembre, a Lucca, si tiene annualmente una fiera del fumetto (e non solo) chiamata per l’occasione Lucca Comics & Games, con lo scopo di emulare le più grandi fiere dedicate al fumetto, ai manga e in generale alla cultura orientale come il Comic-Con di San Diego o il Comiket di Tokio.
Questa fiera fu fondata nel 1993 da Rinaldo Traini (fumettista e sceneggiatore di fumetti) e da quel momento ogni anno accorrono da tutta Italia milioni di appassionati (quest’anno sono stati strappati quasi 240 mila biglietti anche se le presenze sono state più di 400 mila).
Tornando al 3 novembre, già dalle 9 di mattina si percepisce che la giornata sarà uggiosa e che forse pioverà, infatti dopo poco inizia a piovere; questo però non ferma un’orda di appassionati che, muniti di ombrello, si mettono in fila per entrare dentro le mura della città.
La fiera, infatti, è strutturata con degli stand all’interno delle mura della città, che sono quelli dedicati al fumetto/videogiochi, una parte di stand sopra le mura della città e un paio di stand del padiglione VideoGames e Games (che ospita la sezione giochi da tavolo, società e giochi di carte), all’esterno della città. Ogni anno è strutturata in questo modo, senza alcuna variazione quindi si ha la certezza ogni volta di quello che si va a visitare, non c’è novità da questo punto di vista per i visitatori. Per entrare nella città bisogna prima passare attraverso controlli molto accurati, infatti i visitatori sono tenuti ad aprire i propri zaini davanti alla sicurezza e consegnare qualsiasi oggetto sia di pericolo per gli altri visitatori (come oggetti appuntiti o acuminati o di vetro).
Una volta entrati all’interno delle mura della città si apre un mondo costituito da stand di varie case editrici diverse (come Panini o StarComics), mentre dall’altra parte, nella cosiddetta Japan Town (situato sotto i portici, al riparo dalla pioggia) si trovano tutti i negozi per poter acquistare souvenir di tradizione orientale. Questa si può considerare una nota di apprezzamento perché, in questo modo, le persone possono dividersi tra gli stand prettamente “fumettistici” e quelli per acquistare oggetti di tradizione orientale.
Al centro di Japan Town si trova uno degli stand più apprezzati dal pubblico di appassionati, ovvero quello di Toei Animation (studio di animazione giapponese famosi per aver prodotto in anime Dragonball, I Cavalieri dello Zodiaco, One Piece, Sailor Moon, I Digimon, UFO Robot e tanti altri); questo stand ospita anche uno spazio in cui si può provare il nuovo videogioco dedicato a Dragonball. E proprio in riferimento a questo manga, tutta la città viene addobbata con manifesti per celebrarne il grande ritorno in Italia con la serie Dragonball Super.
Oltre allo spazio dedicato alla Toei Animation, primeggia tra le vie della città anche lo stand della StarComics nel quale si può acquistare dei fumetti in edizione limitata (come nel caso del manga di One Piece in occasione dei vent’anni di produzione ed era presente anche un siparietto dedicato a quest’ultimo). Inoltre sono presenti stand anche di case editoriali italiani come quello della Panini in cui si possono acquistare volumi inediti proprio dagli stessi fumettisti.
Vedere così tante persone partecipare alla fiera, nonostante la pioggia, dimostra che gli appassionati sono molti e che vengono da tutta Italia; anche la struttura della fiera aiuta a potersi orientare attraverso le postazioni con gli interessi di ognuno.
In più questa fiera, come ulteriore caratteristica, dal 1995 ospita, al di fuori delle mura, anche la parte “gaming“, che non comprende solo i videogiochi ma anche giochi tavolo, di carte, di ruolo e di società.
Anche se la fiera non è prettamente concentrata su questo ambito è possibile trovare degli stand che lascino la possibilità di provare i titoli in uscita oppure di giocare a giochi retrò, ormai fuori produzione. Per quanto riguarda i giochi da tavolo e di carte, i giocatori possono provare questi assistiti da un tutor che li segue e insegna loro a giocare; infine, se il gioco viene apprezzato si può anche acquistarlo.
Per un amante del fumetto, Lucca è l’evento perfetto per poter sprigionare tutta la sua passione, e durante questo periodo anche l’anima della città si trasforma: i negozi locali si trasformano proponendo in vetrina poster con i personaggi i manga e di anime, come se fossero inebriati anche questi dal fascino dell’orientale.
Una nota negativa si potrebbe fare al fatto che ogni anno mantengano la fiera invariata: sempre gli stessi stand, negli stessi quartieri. Si capisce l’intento degli organizzatori di creare una sorta di identità della fiera, ma ciò provoca nel turista una sorta di monotonia che lo porta sempre a visitare gli stessi stand e non provare qualcosa di nuovo che lo possa intrattenere interattivamente. Riuscire ad aprire nuove postazioni o inserire delle novità potrebbe aprire la fiera ad un pubblico ancora più ampio così da poter competere con le più grandi fiere del fumetto di tutto il mondo
- fonti personali
- Wikipedia
- Wikipedia2
- fonti personal