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L’Islanda è un paese ricchissimo di leggende, con una tradizione che risale fino ai tempi della sua prima colonizzazione, avvenuta attorno alla metà del IX secolo. Ad alimentare queste leggende contribuisce in modo fortissimo il particolare paesaggio, che presenta fenomeni unici, apparentemente irrazionali ed estremamente affascinanti: proprio per tentare di spiegare certi cataclismi naturali o “comportamenti” insoliti del paesaggio gli islandesi hanno da sempre fatto ricorso a un ampio uso della fantasia e del soprannaturale.
È in questo modo che nell’immaginario popolare degli islandesi un tratto di mare particolarmente pericoloso risulta popolato da una mostruosa e feroce balena gigante, persone che svaniscono nell’inospitale clima islandese senza lasciare più traccia vengono in realtà rapite dagli elfi o da altri mostri simili e rocce dall’aspetto insolito vengono associate a mostruosi troll, fissati per sempre in quella posizione dalla luce del sole.
Jón R. Hjálmarsson ci mostra non solo come queste leggende siano indissolubilmente
La narrazione delle leggende, di per sé già molto interessante e particolare, viene resa ancora più affascinante dalle bellissime illustrazioni di Felix Petruška e dall’edizione compatta e molto pratica di Iperborea.
Atlante leggendario delle strade d’Islanda, Jón R. Hjálmarsson, traduzione di Silvia Cosimini. Iperborea, Città di castello, 2017.
Conferenza “Il giro dell’Islanda in 60 leggende”, con Silvia Cosimini e Felix Petruška, 19 novembre 2017, Bookcity Milano.
Immagini tratte da Atlante leggendario delle strade d’Islanda, Jón R. Hjálmarsson, traduzione di Silvia Cosimini. Iperborea, Città di castello, 2017.